Quali effetti con l’aumento dei tassi di interesse BCE

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Dopo la Federal Reserve, pure la Banca Centrale Europea (BCE), per arginare la crescita dell’inflazione, è intervenuta alzando il costo del denaro di 50 punti base. Si tratta di una scelta che, a cascata, avrà delle ripercussioni negative sulla vita di tutti i giorni delle famiglie in Europa. Ma anche a carico delle imprese per quel che riguarda i rapporti creditizi. Vediamo allora come e perché.

Accesso al credito ora più caro con l’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE

Nel dettaglio, con l’innalzamento del costo del denaro in Italia, e non solo, ci sarà un aumento dei costi per l’accesso al credito da parte delle imprese e delle famiglie. Quindi, in termini di spesa per interessi, mutui, finanziamenti, prestiti ed anche le operazioni di leasing saranno più care. Perché a loro volta le banche per fare provvista pagheranno tassi più alti.

Perché la BCE e la Federal Reserve non possono fare altro che alzare il costo del denaro

Il che significa che, quando la politica monetaria di una banca centrale è restrittiva, le imprese possono tendere a ridurre gli investimenti in quanto l’accesso al credito è più costoso. Così come le persone e le famiglie possono ridurre i consumi a partire da quelli che non rientrano tra le spese obbligate.

In altre parole, una politica monetaria restrittiva può generare un rallentamento della crescita economica. Ma la BCE, al pari della Federal Reserve, ha in questo momento le mani legate dato che questo è l’unico modo convenzionale per cercare di frenare l’inflazione galoppante tanto in Europa quanto negli Stati Uniti.

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