La BCE non fa sconti, alza i tassi di 50 punti base e spaventa i mercati azionari

indici di borsa italiani

Quella di giovedì 15 dicembre del 2022 è stata una seduta da dimenticare per i mercati azionari del Vecchio Continente, ma anche per il mercato obbligazionario. A partire dai titoli di Stato italiani i cui rendimenti hanno registrato un sensibile incremento.

La Banca Centrale Europea alza di nuovo i tassi e promette ulteriori incrementi in futuro

E questo dopo che, proprio il 15 dicembre del 2022, la Banca Centrale Europea ha piazzato un’altra manovra restrittiva sul costo del denaro. Precisamente, alzando i tassi di interesse di 50 punti base. E con il concomitante annuncio di ulteriori incrementi per i tassi di interesse in futuro.

A Piazza Affari il FTSE MIB registra in chiusura un tonfo del 3,45%

Nel dettaglio a Piazza Affari, a conclusione della seduta di giovedì 15 dicembre del 2022, l’indice azionario di riferimento delle Blue Chips, ovverosia il FTSE MIB, ha fatto registrare un tonfo del 3,45% a 23.726,05 punti.

E lo spread BTP-Bund balza sopra la soglia psicologica dei 200 punti base

E contestualmente, come sopra accennato, è aumentato lo spread BTP-Bund, sulla curva a dieci anni, attestandosi di nuovo sopra la soglia psicologica dei 200 punti. Precisamente, a 207 punti base con un balzo del 7,93% rispetto ai valori di chiusa del giorno precedente.

A Wall Street perdite superiori al 3% per il Nasdaq, male pure il Dow Jones e l’S&P 500

Vendite a go-go, sempre nella seduta di giovedì 15 dicembre del 2022, pure sulla piazza azionaria di Wall Street. Con l’indice delle Blue Chips, il Dow Jones, che ha perso al close il 2,25% a 33.202,22 punti. Male pure l’ampio indice azionario S&P 500 con un -2,49% a 3.895,75 sempre in chiusura di seduta. E lo stesso dicasi per il Nasdaq che ha addirittura perso il 3,23% a 10.810,53 punti.

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