Allarme povertà famiglie, in Italia il ceto medio si sta sgretolando

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Dopo oltre un anno dal primo lockdown, il cosiddetto ceto medio in Italia non è ancora scomparso, ma di certo si sta letteralmente sgretolando in quanto è passato dal 40% pre-Covid al 27% di oggi. E’ questo, tra l’altro, uno dei dati più interessanti, ma anche tra i più drammatici, che è emerso dal rapporto Flair 2021 di Ipsos che è stato presentato al CNEL. La quota di ceto medio mancante, a distanza di un anno, non è diventata più ricca, ma più povera a causa dei danni collaterali, a livello economico, che sono stati causati proprio dalla pandemia di coronavirus.

Rapporto Flair 2021 di Ipsos sulle reazioni e sui sentimenti degli italiani con la pandemia di Covid-19

Ad oggi, tra l’altro, i danni economici e sociali legati alla pandemia non si possono quantificare con certezza, ma solo stimare anche perché l’uscita dall’emergenza sanitaria in Italia non è di certo dietro l’angolo. Nel frattempo, dal rapporto Flair 2021 di Ipsos è emerso che tra gli italiani la paura e l’attesa sono i due sentimenti dominanti. Con a seguire la delusione, la tristezza ed anche la rabbia.

Ipsos sull’Italia come un ‘Paese avvolto in una danza immobile’

Un Paese avvolto in una danza immobile, in cui le persone avvertono l’incertezza di un futuro che non riescono né a padroneggiare, né a tracciare‘. E’ questa infatti, per il nostro Paese, la fotografia che è stata scattata dall’Ipsos con l‘edizione numero 11 del rapporto Flair. E con lo smottamento del ceto medio che è solo uno degli effetti macroscopici di un anno di crisi sanitaria, economica e sociale.

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