Azioni Poste Italiane, il MEF annuncia la definizione della struttura del consorzio di garanzia e collocamento

azioni poste italiane

Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, in data odierna, venerdì 4 ottobre del 2024, ha annunciato la struttura del consorzio di garanzia e di collocamento per quel che riguarda le azioni di Poste Italiane, società già quotata in Borsa a Piazza Affari.

Collocamento delle azioni Poste Italiane, la quota di Stato si manterrà al di sopra della soglia del 50%

E questo, in particolare, in conformità con le disposizioni del DPCM del 17 settembre del 2024 che autorizza l’alienazione di una quota della partecipazione di Poste Italiane. Con la quota detenuta dal MEF, direttamente e indirettamente, che a conclusione del collocamento si manterrà comunque sopra della soglia del 50%.

Tra MEF e CDP, la maggioranza del capitale del Gruppo Poste Italiane è a controllo statale

Si legge altresì online nella nota che è apparsa sul portale web istituzionale del Ministero dell’Economia e delle Finanze mef.gov.it. La maggioranza del capitale del Gruppo Poste Italiane, infatti, è attualmente detenuta, con una quota complessiva che è superiore al 50%, proprio dal MEF e da parte della CDP che è la Cassa Depositi e prestiti.

Azioni del Gruppo Poste Italiane, il MEF annuncia la definizione della struttura del consorzio di garanzia e collocamento

Detto questo, per quel che riguarda il consorzio di garanzia e di collocamento delle azioni del Gruppo Poste Italiane, a Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit, Citi, Deutsche Bank e JP Morgan è stato conferito l’incarico di global coordinator. Ed a Barclays, Bnp Paribas, Morgan Stanley, Société Generale e UBS l’incarico di joint bookrunner.

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