Buoni carburante esentasse per i dipendenti, ma occhio a non superare il valore massimo

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Per tutto il periodo di imposta del 2022 ci sono in Italia i buoni carburante esentasse che i datori di lavoro del settore privato possono erogare ai propri dipendenti. Ma al fine di ottenere l’esonero dall’imposizione fiscale occorre rispettare il valore massimo di concessione del buono carburante che è pari a 200 euro a lavoratore dipendente.

Ecco la Circolare del Fisco sul bonus carburante esentasse per i lavoratori dipendenti del settore privato

A chiarirlo, in particolare, è stata l’Agenzia delle Entrate con la Circolare numero 27/E del 14 luglio del 2022 in accordo con quanto è stato riportato dal quotidiano telematico FiscoOggi.it. Inoltre, il Fisco con la Circolare precisa che, a patto che abbiano lavoratori dipendenti, rientrano nell’ambito del settore privato, per l’erogazione dei bonus carburante esentasse fino a 200 euro a lavoratore, anche i lavoratori autonomi e gli enti pubblici economici. E pure i soggetti che non svolgono un’attività commerciale.

Fino a 200 euro a dipendente di buoni carburante per il settore privato, fuori dalla misura la PA

Introdotti con il Decreto legge ‘Ucraina-bis’ varato dal Governo, i buoni carburante, al pari dello sconto alla pompa per benzina e diesel, rappresentano una misura finalizzata a mitigare gli effetti economici dei rincari. Dalla misura restano invece esclusi i dipendenti delle amministrazioni pubbliche.

Nel rispetto dei limiti sopra indicati, i datori di lavoro del settore privato possono concedere i buoni carburante fin da subito. Tra le modalità di erogazione dei buoni carburante ai lavoratori dipendenti del settore privato, inoltre, è ammessa pure quella ad personam.

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