Busta paga dipendenti pubblici più alta, arrivano gli aumenti previsti dal decreto lavoro
Così come è stato disposto dal decreto lavoro varato dal Governo italiano, per i dipendenti pubblici arrivano nel nostro Paese gli attesi aumenti in busta paga. Aumenti che, nello specifico, saranno riconosciuti ai lavoratori a partire dal mese di agosto del 2023 attraverso il sistema NoiPA. E questo, in particolare, in accordo con una nota online che in data odierna, giovedì 20 luglio del 2023, è apparsa sul portale web istituzionale del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
Busta paga per i dipendenti pubblici più alta, arrivano gli attesi aumenti previsti dal decreto lavoro del Governo italiano
Gli aumenti in busta paga, per il secondo semestre del corrente anno, ovverosia per il periodo luglio-dicembre del 2023, sono legati all’innalzamento del taglio del cuneo fiscale introdotto proprio con il decreto lavoro.
La decontribuzione sarà riconosciuta su base mensile fino al cedolino del mese di gennaio del 2024
A partire dal mese di agosto del 2023, ovverosia a partire dal mese successivo alla decontribuzione introdotta, saranno così corrisposti gli aumenti in busta paga previsti. E così via per i mesi successivi fino al mese di dicembre del 2023. Quando l’aumento in busta paga sarà erogato sul cedolino del mese di gennaio del 2024. Riporta e riferisce altresì il MEF.
Taglio del cuneo fiscale per quasi 1,2 milioni di lavoratori del pubblico impiego
La decontribuzione, inoltre, è differenziata come segue: un taglio cuneo fiscale fino al 6% per le retribuzioni mensili lordo dipendente inferiori alla soglia dei 2.692 euro; ed un taglio del cuneo fiscale fino al 7% per le retribuzioni inferiori a 1.923 euro mensili lordo dipendente. Complessivamente, la platea di lavoratori interessati al taglio del cuneo fiscale è pari a circa 1.195.000 dipendenti pubblici.
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