Cassa Integrazione, ecco le Ultime Notizie per l’Italia
La cosiddetta “Fase 2” ha permesso ai cittadini e alle imprese di tornare gradualmente alla normalità. Oltre a permettere una limitata ma importante ripartenza per l’Italia ci sarà, comunque, l’obbligo di avvalersi di tutte le norme di sicurezza per prevenire il contagio.
È dal 4 maggio che l’emergenza Coronavirus sembra essersi placata, ma l’economica, in seguito al lockdown, ha messo in crisi tutto il Paese ed ecco che il Governo ha deciso di ricorrere alla cassa integrazione (prolungata, si dice, fino a fine anno).
Cassa Integrazione: come è l’Attuale Situazione in Merito?
L’idea è quella di garantire un sostegno economico ai nuclei familiari in difficoltà e dare un maggiore incremento alle piccole e grandi aziende.
Lo Stato italiano sta pianificando al meglio l’affabilità del trattamento integrativo della retribuzione al lavoratore. Questo consentirà alle imprese di affrontare situazioni di crisi evitando licenziamenti, al fine di ripartire senza difficoltà.
La legge afferma che la prestazione è all’80% dell’ultima retribuzione totale ricevuta per tutte le ore di lavoro non effettuate, con il limite orario di 40 ore totali (settimanali). E’ il datore di lavoro, per conto dell’inps, ad erogare la cifra.
Ciò può avvenire diversamente quando il datore di lavoro versa in condizioni non vantaggiose, (trattamento straordinario): in quel caso è l’inps ad erogare i fondi dovuti al lavoratore.
Cosa Prevede il Decreto Rilancio?
Il Decreto Rilancio stanzia 155 miliardi per sostenere la ripresa economica italiana.
Un provvedimento volto alle imprese, ai redditi da lavoro, al turismo e alla cultura; eliminando anche gli aumenti sulla partita Iva.
Per quanto riguarda la cassa integrazione, il presidente del Consiglio si esprime dicendo:
“Il presidente del consiglio chiede ai cittadini di non perdere fiducia nello Stato. Sebbene sia a conoscenza del fatto che non ci saranno miracoli economici, nessuno sarà lasciato indietro, tutti avranno l’ausilio che meritano, sia i dipendenti che i lavoratori autonomi.”
Un altro intervento, invece, riguarda gli ammortizzatori sociali: lo scopo è quello di creare una distinzione tra le crisi aziendali reversibili – o dei settori strategici – da quelle irreversibili.
Nel primo caso sarebbe possibile richiedere una nuova cassa integrazione. Invece nel secondo caso si dovrebbero attuare delle politiche lavorative più concrete; la cassa integrazione potrebbe, allora, permettere la riorganizzazione della produzione ed un adattamento degli impianti.
La domanda è: quanto è il Valore della Busta Paga?
Se si lavorasse durante le festività nazionali, come ad esempio è stato per il 2 giugno (Festa della Repubblica) sarebbe previsto un aumento rispetto all’abituale compenso.
Per capire quanto spetta al lavoratore è opportuno capire come venga trattata la festività in cassa integrazione dall’ottica del datore di lavoro. Se si trattasse della cassa integrazione ordinaria e in deroga a orario ridotto, il giorno festivo verrà retribuito dal datore di lavoro stesso.
Per quanto concerne la cassa integrazione a zero ore, il giorno di festività non rientra in essa e il lavoratore dovrà essere pagato dal datore di lavoro. Per i lavoratori pagati mensilmente in quei giorni è integrabile nell’orario di lavoro e ciò spetta direttamente all’Inps.
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