Come corrono i prezzi per le famiglie nel carrello della spesa

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Il carovita nel 2022 peserà sulle famiglie italiane per ben 564 euro solo a tavola. È questa, infatti, la stima che è stata fornita dalla Coldiretti in merito ai rincari dei generi alimentari. Aumenti che sono frutto sia degli effetti negativi legati alla guerra in Ucraina, sia alla siccità unita all’aumento dei costi dell’energia.

Nel carrello della spesa è stangata per i cibi acquistati più di frequente

I beni di consumo che fanno lievitare i costi per il carrello della spesa sono proprio quelli alimentari e le bevande analcoliche. Ma l’inflazione, stando peraltro agli ultimi dati che sono stati rilasciati dall’ISTAT, picchia duro pure per la frutta fresca e per quella refrigerata, e lo stesso dicasi pure per i vegetali. Poi c’è pure il problema dei rincari dei cibi che più frequentemente si mettono nel carrello.

A partire dalla pasta, dal pane e dal riso, passando per le carni, i salumi, i formaggi, il latte e le uova. Così come pure i prezzi del pesce venduto al dettaglio sono aumentati sensibilmente anno su anno. Fuori controllo, inoltre, i rincari di burro e olio.

Drammatica la situazione nelle campagne italiane a causa dell’aumento dei costi di produzione

E se i prezzi al dettaglio dei cibi aumentano, la situazione è spesso drammatica per le imprese agricole italiane che già da mesi stanno lavorando in perdita. Ovverosia i costi superano i ricavi. Inoltre, la Coldiretti segnala che in questo momento un’impresa agricola italiana su dieci è così in difficoltà che è a rischio la continuità aziendale. Le voci di costo fuori controllo per gli agricoltori, in particolare, spaziano dai concimi al gasolio, passando per i mangimi.

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