Come detrarre le spese di istruzione 2022 nella dichiarazione dei redditi del 2024
Con la precompilata online, che è già disponibile per la visione e per l’invio al Fisco, dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, la stagione dichiarativa è partita. E come al solito i contribuenti avranno l’opportunità di pagare meno tasse legalmente grazie alla possibilità, come si dice in gergo, di scaricare le spese sostenute proprio all’interno della dichiarazione. Ma a patto che queste spese, per le detrazioni fiscali, siano chiaramente ammissibili.
Come detrarre le spese di istruzione 2022 nella dichiarazione dei redditi del 2024
Tra le spese più comuni che si scaricano nella dichiarazione ci sono quelle relative all’istruzione. Nel dettaglio, per la detrazione fiscale, le spese di istruzione si distinguono, prima di tutto, in universitarie e non, e permettono sul costo sostenuto di ottenere uno sconto d’imposta che è pari al 19%.
Le spese universitarie e non si possono scaricare nella dichiarazione, ma solo pagando con gli strumenti tracciabili
Ma a patto che i pagamenti per le spese di istruzione siano stati effettuati con strumenti tracciabili, e quindi non in contanti. In più, riporta online il portale web FiscoOggi.it, che è il quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, nel caso di superamento del limite reddituale lo sconto d’imposta tende a scendere fino ad azzerarsi.
Nella Circolare 14/2023 del Fisco ci sono i chiarimenti utili per i contribuenti e per i CAF
In più, ai fini della compilazione della dichiarazione dei redditi del 2024, relativa all’anno di imposta 2022, l’Agenzia delle Entrate ha pure emanato, per le persone fisiche e per i CAF ai fini dell’apposizione del visto di conformità, una circolare con precisi chiarimenti utili. Si tratta, nello specifico, della circolare del Fisco n. 14/2023.
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