Come funziona il nuovo credito di imposta per acquisto o noleggio Pos

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Con il decreto legge n. 99/2021 è stato istituito il nuovo credito di imposta per l’acquisto o il noleggio del terminale Pos. Ovverosia, un’agevolazione per gli esercenti che, a favore dei clienti, propongono forme di pagamento elettronico ed anche per il collegamento con i registratori telematici.

Nuovo credito di imposta per il Pos per un massimo di 160 euro per esercente

Ne dà notizia FiscoOggi.it, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, nel precisare che, per ogni esercente, il credito d’imposta spetta nel limite massimo di spesa di 160 euro. Ed in percentuale al 70%, al 40% o al 10% in base al volume dei ricavi. Con l’acquisto o noleggio del Pos che dovrà avvenire nel periodo dall’1° luglio dal 2021 al 30 giugno dal 2022.

E quello per i registratori telematici per 320 euro di spesa massima per esercente

Inoltre, per tutto il 2022, c’è un credito di imposta al 100%, al 70% o al 40%, sempre in base al volume dei ricavi, su un massimo di spesa per singolo esercente che è pari a 320 euro. E questo, in tal caso, non per l’acquisto o per il noleggio dal Pos, ma per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti evoluti di pagamento elettronico. A patto che questi consentano pure la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica al Fisco dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri.

Come si dichiarano e come si compensano i 2 crediti di imposta a favore degli esercenti

I 2 crediti di imposta, ha altresì precisato FiscoOggi.it, sono fruibili solo dopo che l’esercente ha sostenuto la spese da indicare nella dichiarazione dei redditi. Mentre il credito di imposta maturato si potrà poi portare in compensazione nell’F24 con il pagamento di altre imposte.

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