Confcommercio avverte sulla crescita 2022 dell’Italia, l’inflazione è il pericolo

A marzo 2024 in Italia l'inflazione torna a crescere su base annua oltre l'1%

Nel nostro Paese, per quest’anno, la ripresa delle domanda delle famiglie è sempre più a rischio. A farlo presente è stata la Confcommercio che, con il suo outlook congiunturale, stima per il mese di gennaio del 2022, nel nostro Paese, un calo del PIL al 4,4% su base annua. Un calo al quale si unisce il pericolo legato all’inflazione.

Ecco le stime della Confcommercio sull’inflazione

Su base mensile, infatti, per il mese di gennaio del 2022 la Confcommercio, inoltre, stima un’inflazione all’1,5% con un +4,7% su base annua. La pandemia di Covid-19 e l’inflazione, di conseguenza, sono i due fattori principali che rischiano di pesare sull’economia italiana, che di questo passo rischia di registrare una brusca frenata.

Il carovita picchia duro sul potere d’acquisto delle famiglie

E questo anche perché l’aumento dell’inflazione peserà sulle tasche delle famiglie in termini di riduzione del potere d’acquisto. In più, nonostante non siano quelli del lockdown, la Confcommercio pone l’accento sui recenti vincoli imposti alla mobilità ed alla socialità che, inesorabilmente, avranno un loro peso. Proprio per quel che riguarda i rischi di un forte ridimensionamento della crescita dell’economia italiana per quest’anno.

Ed il caro energia pesa pure sui prezzi alla produzione

Sulla produzione dei beni e sull’erogazione dei servizi, inoltre, iniziano a manifestarsi le pressioni legate ai costi dell’energia e delle materie prime. Pressioni che, di riflesso, rischiano di incidere sul carovita e quindi sull’aumento dei prezzi al consumo. Non a caso proprio in data odierna la Banca d’Italia ha rivisto al ribasso la crescita economica dell’Italia nel 2022. Con una stima di +3,8% di crescita PIL rispetto al precedente +4%.

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