Credito al consumo, mutui e prestiti alle imprese più cari: ecco i dati di Bankitalia

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L’accesso al credito è in Italia è più costoso, praticamente sempre più caro. E questo a causa dei ripetuti aumenti del costo del denaro da parte della Banca Centrale Europea (BCE=. La conferma in merito, tra l’altro, è arrivata pure da parte della Banca centrale italiana.

Bankitalia, infatti, ha reso noto che, nello scorso mese di novembre del 2022, nel nostro Paese i tassi sui nuovi mutui sono aumentati attestandosi mediamente al 3,55%. Così come, riporta l’Ansa.it, ad aumentare sono stati pure i costi per il credito al consumo e per i prestiti alle imprese.

Credito al consumo, mutui e prestiti alle imprese: ecco i tassi medi di novembre 2022

Nel dettaglio, con il passaggio da ottobre a novembre 2022 ci sono stati aumenti diffusi per l’accesso al credito. Con i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle imprese che sono passati dal 2,54% al 2,94%.

Stessa musica per il credito al consumo con tassi che sono schizzati al 9,25% dall’8,93% del mese di ottobre del 2022. Mentre per i mutui, come sopra accennato, si è passati dal 3,23% al 3,55%. Considerando il TAEG, ovverosia il Tasso Annuale Effettivo Globale che identifica, per i finanziamenti ipotecari, il costo inclusivo delle spese accessorie.

Aumentano i tassi e rallenta la dinamica delle erogazioni di prestiti a famiglie e imprese

Contestualmente all’aumento dei tassi di interesse, inoltre, nel mese di novembre del 2022 c’è stato un rallentamento della dinamica di crescita dei prestiti bancari alle famiglie ed alle imprese. Precisamente, la crescita dei prestiti alle società non finanziarie è stata pari al 2,8% rispetto al +3,1% del mese precedente. Così come i prestiti alle famiglie sono aumentati su base annua del 3,8% rispetto al +4% rilevato nel mese di ottobre del 2022.

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