Dal caro benzina ecco come scatta di nuovo l’allarme rosso sull’inflazione

Sulla social card Dedicata a te arriva il Bonus per spese carburante e trasporto pubblico

A partire dal corrente mese di dicembre del 2022 in Italia la benzina è più cara. E questo perché il Governo italiano ha deciso di ridurre gli sconti di Stato attraverso il taglio alle accise, tra l’altro, anche sul gasolio e sul GPL.

Perché con i carburanti più cari il rischio è quello di nuove fiammate dei prezzi

Con i carburanti più cari il rischio è quello di nuove fiammate dei prezzi. Visto che, proprio nel nostro Paese, le merci viaggiano in prevalenza con il trasporto su gomma. Non a caso, proprio sul rischio di nuove impennate del carovita, il Codacons ha lanciato l’allarme.

Ecco cosa chiede il Codacons per calmierare la spesa a carico degli automobilisti

Ed al riguardo l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti chiede sostanzialmente al Governo italiano di tornare sui suoi passi. Ovverosia ripristinare in pieno gli sconti di Stato sui carburanti, attraverso la riduzione delle accise, in modo tale da calmierare l’inflazione ed alleggerire la spesa a carico degli automobilisti. E questo almeno fino a quando l’emergenza sul carovita e sulle bollette non sarà rientrata del tutto.

Ecco le dichiarazioni del presidente dell’Associazione Carlo Rienzi

Avevamo previsto un immediato rialzo dei listini dei carburanti alla pompa come conseguenza dell’aumento delle accise, e i numeri sul territorio ci danno ragione‘. Ha non a caso dichiarato il presidente del Codacons Carlo Rienzi. Aggiungendo inoltre che ‘oggi un pieno costa in media 6,1 euro in più rispetto a novembre con un aggravio di spesa da +146 euro annui a famiglia, ma gli effetti più pesanti della misura adottata dal Governo si faranno sentire sui prezzi al dettaglio‘.

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