Domanda di energia in Italia crolla come nella Seconda guerra mondiale

Energia imprese del terziario, i costi sono sempre più fuori controllo

Nel 2020 c’è stato in Italia un calo record dei consumi di energia come nella Seconda guerra mondiale. E questo chiaramente a causa dei lockdown imposti per contenere i contagi da Covid-19. In particolare, secondo l’Analisi ENEA 2020, l’anno scorso in Italia i consumi energetici sono crollati del 10% a fronte di un calo delle emissioni del 12%.

Energia 2020 in Italia, le emissioni scendono del 12% anche grazie a fattori virtuosi

Il calo delle emissioni, in ogni caso, non è solo legato alla pandemia di coronavirus. Al riguardo, infatti, l’ENEA ha precisato che per il 70% il calo delle emissioni è legato alla contrazione del PIL, ma per il restante 30% la risultante è frutto di fattori virtuosi a partire dal minor utilizzo di fonti fossili.

Tra petrolio e carbone, il mix energetico scende al minimo storico dal 1961

Nel dettaglio, tra petrolio e carbone, l’anno scorso in Italia la quota di fossili nel mix energetico si è attestata al minimo storico dal 1961. E nello stesso tempo, anche se con consumi in calo, il gas l’anno scorso nel nostro Paese si è rafforzato come prima fonte energetica a fronte di una situazione di sostanziale stabilità per le rinnovabili, e di un calo pari al 13% per le importazioni nette di elettricità.

Tariffe energia elettrica per le imprese sui minimi da un decennio

Con il calo della domanda sono diminuiti pure i prezzi dell’energia elettrica con un -10% circa per i consumatori domestici, e con un -15% per le imprese, su tutte le fasce di consumo, sui minimi da un decennio a questa parte.

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