Per il modello Redditi del 2023 non ancora presentato c’è il ravvedimento entro il 28 febbraio

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Per chi non ha ancora presentato il modello Redditi del 2023 c’è tempo per ravvedersi. Precisamente, entro il 28 febbraio del 2024 con la possibilità, trasmettendo il modello al Fisco e regolando così la propria posizione fiscale, di beneficiare di una sanzione ridotta da andare a versare. Così come è stato riportato online in un articolo che è apparso sul portale web FiscoOggi.it. Ovverosia sul quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate.

Per il modello di dichiarazione Redditi del 2023 non ancora presentato c’è il ravvedimento entro il 28 febbraio

In proprio, oppure avvalendosi di un intermediario abilitato, entro il 28 febbraio del 2024 il contribuente che non ha trasmesso al Fisco il modello Redditi del 2023 può sanare la propria posizione andando ad utilizzare il modello di pagamento unificato F24 e utilizzando il codice tributo 8911. Si legge altresì online sul portale web FiscoOggi.it.

Entro la data del 28 febbraio del 2024 invio del Redditi anche per i contribuenti non obbligati che lo hanno omesso

Oltre al versamento come sopra indicato, entro la data del 28 febbraio del 2024 il contribuente dovrà presentare in modalità telematica il modello di dichiarazione Redditi del 2023. Includendo pure quei contribuenti che, pur non obbligati, per la dichiarazione hanno scelto il modello Redditi e non lo hanno trasmesso al Fisco entro il termine originario del 30 novembre del 2023. La scadenza del 28/02/2024, inoltre, vale pure per chi deve presentare in ritardo la dichiarazione Irap e il modello Cnm che è stato precedentemente omesso. Riporta altresì online in quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate FiscoOggi.it.

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