Per lavorare in banca Intesa Sanpaolo lancia la settimana corta, ecco come funziona

Ecco Il tuo futuro è la nostra impresa, nuovo piano da 120 miliardi di euro di Intesa Sanpaolo

È possibile lavorare in banca ed avere ben 3 giorni liberi su 7 a settimana? La risposta è affermativa. In quanto, su base volontaria, e compatibilmente con le esigenze tecniche, la prima banca italiana ha ufficialmente lanciato la settimana corta. Si tratta, nello specifico, del Gruppo Intesa Sanpaolo che è quotato in Borsa a Piazza Affari, e che punta così a rendere l’Istituto più agile e più dinamico.

Dalla settimana corta allo smart working evoluto, ecco come si lavorerà con il Gruppo Intesa Sanpaolo

In particolare, con il nuovo modello organizzativo di Intesa Sanpaolo, su base volontaria, il Gruppo bancario italiano punta a conciliare le esigenze e gli equilibri di vita professionale e lavorativa dei propri dipendenti.

A partire come sopra accennato dalla settimana corta che, a parità di retribuzione, prevede 9 ore lavorative giornaliere per quattro giorni a settimana. Ma anche un nuovo modello evoluto di smart working attraverso il lavoro flessibile fino ad un massimo di ben 120 giorni all’anno. E senza che, peraltro, ci siano dei limiti mensili di fruizione.

Ecco perché il Gruppo Intesa Sanpaolo è il primo datore di lavoro privato in Italia

Dalla settimana corta allo smart working evoluto, il nuovo modello organizzativo, per lavorare con il Gruppo Intesa Sanpaolo che è quotato in Borsa a Piazza Affari, scatterà su base volontaria nell’immediato. Precisamente, a partire dall’1 gennaio del 2024. Con il Gruppo Intesa Sanpaolo che, al riguardo, ricorda di essere il primo datore di lavoro privato in Italia con ben 74 mila persone, che salgono in tutto a 96 mila nel mondo.

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