Rate mutui e prestiti, famiglie italiane in difficoltà tra alta inflazione e aumento del costo del denaro

I tassi di interesse di mercato aggiornati, dai BTP ai mutui passando per i BOT

Le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà con le banche. Per quel che riguarda, nello specifico, i debiti da onorare con gli istituti di credito sui mutui e sui prestiti. E questo a causa di un mix negativo che è rappresentato in questo momento dall’alta inflazione e dall’aumento del costo del denaro da parte della Banca Centrale Europea (BCE).

Rate dei mutui e dei prestiti, le famiglie italiane in difficoltà tra alta inflazione e aumento del costo del denaro da parte della BCE

Non a caso da un rapporto della FABI, che è la Federazione autonoma bancari italiani, è emerso che nel nostro Paese le rate non pagate dagli italiani valgono attualmente la bellezza di 15 miliardi di euro.

Precisamente, in accordo con i calcoli che sono stati effettuati dalla FABI, nello scorso mese di marzo del 2024 i crediti deteriorati si sono attestati a 14,9 miliardi di euro e risultano essere così suddivisi.

6,8 miliardi di euro sono riconducibili a rate di mutui non pagati; 3,7 miliardi di euro di credito al consumo non rimborsato, e 4,3 miliardi di euro che, invece, riguardano rate arretrate ed altri prestiti personali.

Ecco la posizione di Lando Maria Sileoni che è il Segretario Nazionale della FABI

Considerando la grave situazione creditizia delle famiglie italiane, secondo Lando Maria Sileoni, che è il Segretario Nazionale della FABI, nelle prossime scelte di politica monetaria la BCE dovrebbe adottare un approccio improntato sulla cautela. Così come si attendono novità sul cosiddetto spalma-mutui. In quanto potrebbe non essere a costo zero né privo di rischi.

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