Senza gli sconti sulle accise ecco come in Italia i prezzi di benzina e diesel spiccano il volo

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La riduzione prima, e l’azzeramento poi degli sconti di Stato sui carburanti, sta contribuendo ad una nuova impennata dei prezzi di benzina e diesel al distributore. In particolare, la situazione più preoccupante riguarda il gasolio i cui prezzi in Italia rischiano presto di schizzare fino a 2,50 euro al litro in accordo con quanto è stato riportato online dall’Ansa.it citando le preoccupazioni delle Associazioni dei Consumatori.

Prezzi del diesel verso i 2,50 euro al litro in Italia, le Associazioni dei Consumatori lanciano l’allarme

Per esempio, per il gasolio il Codacons rileva a Vulcano (Eolie) un prezzo al litro a 2,349 euro. Mentre in Sardegna siamo arrivati a 2,229 euro al litro per il diesel. Secondo Carlo Rienzi, che è il presidente del Codacons, fermo restando l’aumento generato dallo stop agli sconti di Stato, attraverso la riduzione delle accise, l’aumento dei prezzi di benzina e diesel alla pompa non è giustificato dalle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali delle materie prime.

Nel ricordare che negli ultimi mesi, con lo sconto di Stato pieno attraverso la riduzione delle accise, su benzina, diesel, gpl ed anche metano per autotrazione c’è stato un abbattimento del prezzo alla pompa pari a ben 30 centesimi di euro al litro.

Il Codacons annuncia un esposto a 104 Procure di tutta Italia ed alla Guardia di Finanza

E per questo l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti del Codacons ha già annunciato l’intenzione di presentare un esposto a 104 Procure di tutta Italia e alla Guardia di Finanza. Con la richiesta di indagare proprio sui prezzi di benzina e gasolio. Allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini, conclude la nota del Codacons.

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