Stop nel mese di maggio del 2024 alla crescita del mercato dell’auto in Italia

Stop nel mese di maggio del 2024 alla crescita del mercato dell’auto in Italia. E questo perché, riferisce l’UNRAE con una nota, c’è stata nel mese una contrazione anno su anno delle immatricolazioni pari al 6,6%. Precisamente, passando dalle 149.482 di maggio del 2023 alle 139.581 auto nuove che sono state immatricolate nel mese di maggio del 2024.

Stop nel mese di maggio del 2024 alla crescita del mercato dell’auto in Italia

I dati relativi alla flessione delle immatricolazioni in Italia, nel mese di maggio del 2024, arrivano inoltre, e praticamente, in concomitanza con la partenza degli incentivi alla rottamazione. E con un’inattesa riduzione di 178,3 milioni dei fondi per le autovetture, e a poche ore dall’apertura delle prenotazioni i fondi disponibili per la fascia 0-20 g/Km sono praticamente esauriti. Si legge altresì online in una nota che è apparsa sul portale web unrae.it.

Per i primi 5 mesi del 2024 le immatricolazioni sono ancora in forte calo rispetto al periodo pre-Covid

Con i dati di maggio, per le immatricolazioni auto in Italia, i primi 5 mesi del 2024 si chiudono comunque in positivo. Precisamente, con una crescita del 3,4% a 726.311 unità immatricolate rispetto ai primi cinque mesi del 2023. Ma siamo ancora sotto del 20,2% rispetto al periodo pre-Covid gennaio-maggio del 2019. Sottolinea altresì con un comunicato l’associazione delle case automobilistiche estere che operano in Italia.

Ecco le dichiarazioni del il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci sugli incentivi auto in Italia

‘Scopriamo inoltre con sorpresa il giorno dell’apertura della piattaforma che non sono stati resi disponibili tutti i fondi previsti per le autovetture: mancano ben 178,3 milioni‘. Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci sugli incentivi auto in Italia. Aggiungendo inoltre che ‘per farlo sarà adesso necessaria l’emanazione di un DPCM apposito, che auspichiamo avvenga nel più breve tempo possibile, per evitare l’ennesimo periodo di incertezza che si prospetta per il mercato‘.

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