Tasse PMI e giganti del web a confronto, il rapporto della CGIA di Mestre

Tra i giganti del web, e le PMI italiane, c’è un divario abissale per quel che riguarda il versamento delle tasse. In proporzione, infatti, rispetto alle piccole e medie imprese i giganti del web continuano a fare ricavi da capogiro, senza versare al Fisco quanto dovuto. E quindi versando solo le briciole.

Tasse delle PMI e dei giganti del web a confronto, ecco il rapporto della CGIA di Mestre

Questo è quanto emerso, infatti, da un rapporto a cura dell’ufficio studi della CGIA di Mestre. E questo perché, rispetto alle piccole e medie imprese, i giganti del web non versano al Fisco quanto dovuto dato che, almeno fino alla fine dello scorso anno, questi colossi hanno continuato a trasferire buona parte degli utili ante imposte realizzati in Italia nei paesi a fiscalità di vantaggio. Si legge altresì online in una nota che è apparsa sul portale web dell’Associazione degli artigiani cgiamestre.com.

L’elusione è una pratica che coinvolge ormai sempre più grandi player italiani e quindi non solo i giganti del web

In proporzione, le PMI in termini di imposte pagano tasse per ben 120 volte di più rispetto ai giganti del web che, quindi, al Fisco italiano, in sostanza, versano solo le briciole. Al riguardo, inoltre, la CGIA di Mestre precisa altresì che l’elusione è una pratica che riguarda ormai tutti i grandi player. E lo fanno trasferendo la sede fiscale o quella legale, magari solo di una consociata, all’estero. Dove rispetto all’Italia ci sono regimi fiscali che sono più vantaggiosi. Proprio per pagare meno tasse.

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