Tetto contanti 2022, la stretta è in arrivo: ecco cosa cambia per i pagamenti
Per il tetto contanti 2022 è ormai scattato il conto alla rovescia sui limiti ai pagamenti. Dal prossimo anno, infatti, la soglia massima per i pagamenti cash si dimezzerà. Passando dagli attuali 1.999,99 euro ai 999,99 euro del 2022. In pratica si tornerà, per il tetto sui pagamenti in contanti, al limite che fu imposto ai tempi del Governo Monti.
La stretta su pagamenti cash è in arrivo, dal prossimo anno il limite scende a 999,99 euro
Il limite vale, pena sanzioni, per tutte le transazioni in contanti effettuate tra due soggetti diversi tra loro. Siano questi persone fisiche o persone giuridiche. E questo vale sia per l’acquisto di beni, sia per i servizi. Pure per le donazioni e per i prestiti tra parenti non si potrà superare il limite cash dei 999,99 euro. Sopra tale soglia, per non incappare nelle multe, occorre infatti utilizzare per le transazioni degli strumenti o dei servizi di pagamento che garantiscano la tracciabilità.
Ma non cambia nulla per i prelievi e per i versamenti di denaro in banca
Il tetto contanti nel 2022, essendo riferito ai pagamenti tra due soggetti diversi, non comporta invece alcun cambiamento per quel che riguarda i prelievi ed i versamenti di denaro dal proprio conto corrente bancario o postale.
Per esempio, nulla vieta al correntista bancario o postale di ritirare tutti in una volta 2.000 euro cash. Pur tuttavia, per spenderli poi dovrà essere rispettato il tetto dei pagamenti cash. Sono ammessi tra l’altro i pagamenti misti. Per esempio, per saldare una fattura da 1.600 euro si possono utilizzare 900 euro in contanti e 700 euro pagati, invece, con uno strumento tracciabile.
Perché l’importante è che, dal prossimo anno, la parte cash per i pagamenti di beni e servizi non superi la soglia dei 999,99 euro. Superando invece il limite, la sanzione potrà colpire entrambe le parti in causa. Ovverosia, non solo chi paga, ma anche chi riceve il pagamento.
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