Titoli di Stato italiani: nuovo CCTeu 15 ottobre 2030, ecco i dettagli del collocamento

Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha comunicato con una nota tutti i dati relativi all’emissione, tramite sindacato, di un nuovo titolo di Stato. Si tratta, nello specifico, del nuovo CCTeu con la scadenza al 15 ottobre del 2030.
Ecco il nuovo CCTeu 15 ottobre 2030 indicizzato all’Euribor 6 mesi
Mentre per quel che riguarda il rendimento il titolo offre una cedola che è indicizzata all’Euribor 6 mesi, alla quale si aggiunge uno spread che è pari a 75 punti base. Al prezzo di 99,739, quindi leggermente sotto la pari, il MEF ha collocato il nuovo CCTeu con la scadenza al 15 ottobre del 2030 per un controvalore che è pari a 5 miliardi di euro. E questo rispetto ad una domanda, da parte di oltre 100 investitori, che è stata pari a circa 10,7 miliardi di euro.
Quali investitori hanno sottoscritto il nuovo CCTeu 15 ottobre 2030
Per tipologia di investitori, il 60,90% dell’emissione è stato sottoscritto dalle banche rispetto al 20,4% che è riconducibile ad investitori con un orizzonte di lungo periodo. E poi il 20% a banche centrali e ad istituzioni governative, il 14,1% ai fund manager il 3,5% agli hedge fund, l’1,1% da imprese non finanziarie ed una quota residuale dello 0,4% che è stata sottoscritta da compagnie di assicurazione e da fondi pensione.
Emissione nuovo CCTeu 15 ottobre 2030, ecco la distribuzione geografica
Per quel che riguarda la distribuzione geografica, la maggioranza del nuovo CCTeu con la scadenza al 15 ottobre del 2030, nel 78,5% del totale, è finito nelle mani degli investitori domestici. Mentre per quel che riguarda l’estero, la quota più rilevante, con il 10,5%, è poi finita nelle mani degli investitori di Regno Unito e Irlanda. E poi a seguire la Francia con il 3,3%, la Germania, Austria e Svizzera con il 3,2%, il 2,4% dalla penisola iberica, l’1,7% dal Benelux e lo 0,4% da parte di altri investitori europei.
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