Atlantia, Telecom Italia e Trevi: le Ultime News

Tre azioni da monitorare

Se il futuro di Atlantia S.p.A. (la principale società per azioni italiana attiva nel settore delle infrastrutture autostradali, aeroportuali e dei servizi legati alla mobilità) era incerto a causa della crisi economica Coronavirus, il 3 giugno un nuovo apice è stato raggiunto.

In merito alla questione, il deputato e ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha affermato che Atlantia debba ricorrere ad un accordo: si tratta di un regime tariffario RAB based introdotto dall’Autorità dei Trasporti.

La società che detiene 31 mila dipendenti per un fatturato superiore a 11 miliardi e un Ebitda di oltre 7 miliardi di euro è, ad oggi, la più potente del mondo. Atlantia gestisce 14 000 chilometri di autostrade a pedaggio, gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino in Italia e lo scalo di Nizza Costa Azzurra in Francia, per un totale di circa 60 milioni di passeggeri.

Azioni Atlantia: Quale Futuro?

La famiglia Benetton detiene circa il 30,2% attraverso Sintonia S.p.A, la subholding finanziaria, controllata dalla holding Edizione che si occupa di infrastrutture e servizi per la mobilità e la comunicazione.

Nel capitale, oltre ai Benetton, sono presenti altri soci industriali importanti, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, la banca inglese Hsbc, l’advisor Lazard e Gic.

Dato che il 45% del capitale è investito sul mercato, pestare la società che possiede le partecipazioni azionarie e il controllo della gestione, significherebbe non solo colpire i Benetton ma anche una serie di investitori internazionali.

Ciò comporterebbe un impatto sui settori correlati in cui è attiva Atlantia e, nel caso in cui, ci fossero affiliati ostili sarebbe problematico per i Benetton e per il gruppo portare avanti gli investimenti su autostrade e aeroporti.

Colpire Atlantia vale a dire danneggiare qualcosa di grottesco, ovvero il nostro sviluppo urbanistico.

Secondo Reuters, l’agenzia di stampa britannica, Atlantia è disposta a cedere il 49% di Telepass e, inoltre, ha proposto agli interessati delle offerte non vincolanti entro il termine di giugno.

In Cosa Consiste Questo Beneficio?

Dinanzi ai 15,56 euro si collocano i massimi del 30 aprile e del 28 maggio. Rimbalzi fino al 61,8% di contrazione sono temporanei rispetto all’andamento precedente, mentre il sorpasso della percentuale di ritorno diventa vantaggiosa fino all’eliminazione del movimento precedente.

La mancata rottura di 15,55/60 potrebbe portare ad una fase economica in discesa. Un’ipotesi che prenderebbe forma sotto 13,50 per essere confermata alla violazione del minimo del 6 giugno a 13,015. Al di sotto di quei livelli lo sviluppo dal 30 maggio ad ora si dimostrerebbe con un pubblico sui minimi di marzo a 9,14 euro.

Azioni Telecom Italia: gli Ultimi Aggiornamenti

Sky Italia il 16 giugno lancerà il proprio servizio telefonico su rete fissa grazie all’utilizzo di Open Fiber (la rete ultraveloce in tecnologia FTTH – Fiber To The Home, con l’accesso innovativo ai servizi digitali). Gli analisti dell’azienda di telecomunicazioni, Telecom Italia, evidenziano l’andamento riduttivo all’interno di un canale dalla fine del mese di marzo.

Il titolo di Telecom è esposto al rischio di prolungamento della flessione con un ritorno sugli 0,2861. Un ipotetico superamento affermerebbe i prezzi verso 0,4233 e 0,4313: cioè i vecchi sostegni tra gennaio e agosto 2019.

Il titolo Telecom Italia viene fotografato a 0,3406 euro, il ribasso è del 3,32% incrementato da grandi somme di scambio, dato che fino a questo momento sono passate sul mercato oltre 135 milioni di azioni, molto al di sopra della media (122 milioni di pezzi in 30 giorni).

Azioni Trevi: Buone Notizie

Trevi Finanziaria Industriale – l’azienda italiana specializzata nelle fondazioni speciali e consolidamenti di terreni che opera nel settore dell’ingegneria del sottosuolo – ha un crescendo. I ricavi, infatti, salgono a 623,2 milioni di euro da 618,1 milioni nel 2018.

La perdita si riduce a 75,8 milioni da 143,4 milioni; agli inizi del 2020, prima che scattasse il lockdown, gli ordini acquisiti sono risultati pari a circa 200 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al periodo dell’esercizio precedente.

In conclusione Trevi annuncia di essere preparato per affrontare una nuova e difficile sfida, dopo aver prodotto la ponderosa Manovra Finanziaria.

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