I giganti del web in Italia pagano meno tasse dei lavoratori autonomi

In Italia i giganti del web che sono presenti nel nostro Paese pagano meno tasse dei lavoratori autonomi, e precisamente 21,3 miliardi di euro di tasse in meno in accordo con un rapporto della CGIA di Mestre su dati del 2019. Il confronto, da parte dell’Associazione degli artigiani, è stato effettuato considerando i giganti del web operanti in Italia rispetto alla micro e piccola media impresa italiana tra i piccoli commercianti, gli artigiani ed i titolari di partita Iva.
Squilibrio fiscale tra i giganti del web e gli autonomi si è accentuato con la pandemia
L’analisi della CGIA di Mestre arriva dopo che il G7 ha trovato un accordo per introdurre a carico delle multinazionali una tassa globale. Intanto, ha altresì rilevato l’Associazione degli artigiani mestrina, con la pandemia lo squilibrio fiscale tra i giganti del web e le micro e piccole imprese italiane si è accentuato ulteriormente con il boom del commercio elettronico. In altre parole, i ricavi dei giganti del web sono aumentati mentre la piccola impresa italiana ha sofferto. Con i ristori che non sono riusciti ad alleviare queste sofferenze.
I grandi player dell’economia a caccia di Paesi con la fiscalità di vantaggio
Inoltre, non solo sono i giganti stranieri del web che spostano le sede fiscale o legale in Paesi dove vige una fiscalità di vantaggio. A farlo, infatti, sono stati pure alcuni grandi player italiani al fine di sfruttare trattamenti tributari alquanto generosi, e spesso pure delle legislazioni societarie che sono molto favorevoli pure al fine di difendersi meglio, per esempio, da possibili tentativi di scalata.
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