Ristorazione italiana, parte la campagna Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più

Ristorazione italiana, parte la campagna Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più

Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più‘. È questo il nome della campagna istituzionale che, tra l’altro, mira a valorizzare l’eccellenza dei prodotti agroalimentari del made in Italy. E nello stesso tempo punta pure a sostenere i consumi delle famiglie italiane a partire da quelle numerose.

Ristorazione italiana, parte la campagna istituzionale Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più

In particolare, la campagna istituzionale Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più è un’iniziativa del Governo italiano che coinvolge vari Ministeri. Precisamente, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il Ministero del Turismo, il Ministero per le Pari Opportunità e Famiglia ed il Ministero della Salute. Così come si legge online in una nota che è stata pubblicata sul portale web istituzionale mimit.gov.it.

Ecco come la campagna Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più sostiene la produzione agricola italiana

La campagna Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più, salvo proroghe, durerà fino al 30 giugno del 2024. E prevede che la ristorazione italiana proporrà il contenimento dei prezzi dei servizi a favore delle famiglie numerose con figli a carico. Ed il tutto a vantaggio del turismo locale e della stagionalità, ed a sostegno della produzione agricola e del made in Italy.

Con Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più, quindi, le imprese della ristorazione aderenti all’iniziativa si impegneranno a limitare i prezzi a tavola. E questo anche attraverso l’introduzione di menù bambini e/o di menù infrasettimanali a prezzi ridotti.

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