Azioni Tesla: Elon Musk Mette in Vendita titoli per 2 miliardi di Euro
Tesla si prepara per un maxi-aumento di capitale, il colosso dell’elettrico e della green energy capitanato dal vulcanico Musk è pronta a fare un ulteriore salto di qualità. Oltretutto, le azioni Tesla sembrano pronte alla risalita, dopo il brutto colpo causato dall’epidemia da coronavirus.
Al momento della scrittura di questo post, infatti, il titolo sta guadagnando il 6,14% ed il valore azionario ha raggiunto quota 726,64 dollari. Ricordiamo che qualche mese fa, più precisamente il 19 Febbraio 2020, il titolo è arrivato ad un valore unitario di 917,42 dollari, proteso verso i 1000 dollari per azione.
Ora invece ci sarà da lavorare per raggiungere nuovamente queste cifre. Cosa non impossibile.
Azioni Tesla: Andamento di Mercato
Sempre nella prima metà di Febbraio, Elon Musk ha annunciato un piano per la ricapitalizzazione. Il CEO infatti ha intenzione di offrire al mercato azioni ordinarie per ben 2 miliardi di dollari. Lo stesso Musk ha già dichiarato che acquisterà 10 milioni di dollari delle azioni messe in vendite, mentre il fidato Larry Elllison (personaggio di spicco del board della società) acquisterà 1 milione di dollari di azioni Tesla.
Eppure Musk solamente qualche giorno prima, la pensava diversamente. In un’intervista pubblica infatti aveva dichiarato che non era previsto nessun piano di aumento di capitale e che, anzi, questa operazione non avrebbe avuto senso. L’obiettivo era generare liquidità nonostante il livello-monstre di crescita, e che quindi il car maker non avrebbe approfittato dell’aumento delle quotazioni per fare cassa.
E invece è andata diversamente.
Le Accuse da Parte del SEC
Ma come al solito, quando parla Musk tutto il mondo si divide in due parti: c’è chi lo ama e lo appoggia in qualsiasi scelta, e c’è chi lo odia e afferma che il CEO è soltanto un visionario dai progetti impossibili. L’ultimo a mettersi contro Musk è il SEC, autorità della borsa statunitense.
Ebbene, rifacendosi alcune indagini condotte da giuristi riguardo la Securities and Exchange Commission, il SEC punta il dito contro Tesla. L’autorità chiede infatti maggiore trasparenza sulle operazioni dei trader che operano al ribasso sul titolo Tesla e che quindi lucrano sulla differenza di prezzo (dal momento dell’acquisto al momento della vendita).
L’accusa di per sé non è il fatto di lucrare sulla differenza di prezzo, bensì sulle elevate perdite causate agli investitori, cosa che accade sempre più spesso. Quindi secondo il SEC si tratta di attivismo negativo ovvero pubblicazione di dati e nomi falsi nelle transazioni, e diffusione di informazioni negative riguardo la società.
C’è qualcosa che non quadra, non ci resta che attendere la risposta di Musk.
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