Le 5 Migliori Azioni della Borsa di Milano ai Tempi Incerti del Coronavirus

Le 5 migliori Azioni della Borsa di Milano ai Tempi Incerti del Coronavirus

Oggi giovedì 2 Aprile, Piazza Affari ha chiuso in rialzo del 1,75%, facendo tirare un sospiro di sollievo a più di un investitore in questi tempi tesi in cui la recessione incombe e la volatilità dei mercati è alle stelle.

L’opportunità di fare utili sui mercati ancora non manca e le tendenze della settimana sono ormai chiare: la borsa italiana tiene il colpo, ma non solo, alcuni titoli sembrano reagire bene in questa fase.

Assestamento o quiete prima della tempesta? Scopri i migliori titoli della Borsa di Milano così da farti un’idea più chiara e capire quali settori sono più preparati ad affrontare questo secondo trimestre ai suoi albori.

Le migliori 5 azioni della Borsa di Milano

Anche se la situazione internazionale è ancora in evoluzione e gli influssi sul mercato italiano non è detto si siano ancora spiegati del tutto, i titoli che hanno registrato scambi giornalieri al rialzo sono i seguenti:

  • Azioni Azimut: +2.25%
  • Azioni Eni: +6,93%
  • Azioni Saipem: +8.87%
  • Azioni Snam: +5.78%
  • Azioni Atlantia: +5.92%

Recupera il settore investimenti grazie ad Azimut, specializzata in Asset Management

Azimut, specializzata in Asset Management, fa registrare un netto recupero, dopo un mese non proprio felice, grazie a un nuovo finanziamento che ne aumenta la liquidità.

Il +2,25% è un’ottima notizia soprattutto perché si tratta inequivocabilmente di un primo segnale di inversione di tendenza nel settore dei fondi e degli investimenti e di una conseguente maggiore fiducia sul breve periodo.

Petrolifero: Azioni Eni e Saipem meglio di tutti

Grazie ai prezzi mai visti del petrolio l’intero settore petrolifero sembra essere immune alla crisi e recuperare quello che aveva perso nelle scorse settimane.

Eni e Saipem trainano Milano quasi verso i due punti percentuali. Rispettivamente registrano +6,93% e un salto di +8.87% per il cagnolino a sei zampe.

Il rimbalzo dei Big Oil lascia in disaccordo gli analisti, che non sanno esattamente cosa aspettarsi, temendo un nuovo rally dei prezzi, ma in questo frangente pesa anche la politica internazionale spaccata tra i diversi interessi di paesi come Russia e Arabia Saudita.

Energia e Infrastrutture: anche i Titoli Snam e Atlantia Registrano Ottime Performance

Nel settore delle utility, le azioni Snam si distinguono dopo una settimana di alti e bassi, recuperando pienamente le perdite dei giorni precedenti.

I più ottimisti ci vedono la ripartenza della macchina Italia. A dar ragione a questa tesi anche il balzo di Atlantia, che tira una boccata d’ossigeno dopo le perdite costanti degli ultimi due mesi.

Ftse Mib in Rialzo questa Settimana Nonostante Wall Street

Nonostante il contraccolpo del virus gli scambi sono rimasti fluidi e hai potuto constatare come alcuni titoli si sono dimostrati più resilienti di altri. Questo nonostante due grossi ostacoli che hanno fatto temere uno stallo più intenso di quello che poi si è rilevato.

Le nuvole scure che hanno fatto preoccupare durante quest’ultima settimana sono stata infatti la mancata distribuzione dei dividendi e, le montagne russe che si sono registrate negli scambi di Wall Street, hanno portato giù con loro che altrimenti sarebbero state ben più luminose.

Il settore bancario al momento è considerato più fragile. La decisione della BCE di non distribuire dividendi si è rivelata essere responsabile del trend negativo dell’intero settore.

Le banche italiane infatti stanno affrontando con difficoltà la situazione del Covid-19 a causa di un pesante shortage patrimoniale. I più attenti osservatori sono per ottimisti: la situazione è contingente e non strutturale.

Le borse europee pagano la difficile situazione americana dove i tre principali indici di borsa Usa sono scesi di oltre il 4% dopo l’annuncio del presidente Donald Trump sul bilancio delle vittime da coronavirus negli Stati Uniti.

Il Caso degli Stati Uniti

Mentre l’attività manifatturiera degli Stati Uniti si è contratta meno del previsto, i nuovi ordini sono scesi al minimo e le chiusure delle imprese hanno spinto verso il basso i salari privati.

Con i commenti del presidente Trump e Cuomo che suggeriscono che la situazione peggiorerà prima di migliorare, gli investitori stanno arrivando alla consapevolezza che il virus sarà con noi più a lungo di quanto si aspettassero.

Come questo impatterà il vecchio continente è tutto da vedere, ma gli analisti prevedono che le principali aziende USA dovrebbero entrare in una recessione degli utili nel 2020, con un calo medio del 4,3% nel primo trimestre e del 10,9% nel secondo.

Con la situazione americana che incombe, rimane da vedere come l’ultimo giorno di scambi, in Europa e a Milano in particolare, farà chiudere questa settimana. Ovvero se i trend qui descritti verranno confermati o se invece gli investitori saranno costretti a ricredersi.

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