Quali sono i Principali Indici di Borsa Italiani?

indici di borsa italiani

Gli indici di borsa sono molto importanti, in un certo senso vengono visti come unità di misura, questo ovviamente se parliamo di mercati, ma è opportuno fare un po’ di chiarezza.

Gli indici di borsa italiani misurano un determinato cambiamento all’interno del mercato dei titoli, mentre se facciamo riferimento allo stesso termine, ma in relazione ai mercati finanziari, ogni indice rappresenta un pacchetto, all’interno del quale ci sono svariati titoli di mercato.

Come abbiamo visto per gli indici di borsa americani, ognuno di esso porta alla luce l’andamento dei titoli presenti al suo interno, e da qui si possono comprendere anche i movimenti di mercato, ma ora entriamo nel dettaglio!

Quali sono i principali Indici di Borsa Italiani?

In Italia ci sono ben sei indici che meritano tutte le attenzioni del caso, vediamoli nel dettaglio uno a uno.

 

1) FTSE MIB

indice di borsa italiano FTSE MIB

 

Letteralmente sta per Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa e stiamo parlando dell’indice azionario più importante della nostra Nazione; esso contiene azioni delle 40 società con maggiore capitalizzazione, il frutto perfetto della fusione tra Borsa Italiana e London Stock Exchange, un indice attivo dall’anno 2009.

Già da solo rappresenta ben l’80% dell’intero capitale appartenente al mercato azionario italiano; ovviamente non stiamo qui a dire quali sono tutti i titoli presenti al suo interno, ma una cosa è certa, il loro andamento è variabile e costantemente vengono analizzati sia per dimensioni, che per la loro liquidità.

Si tratta sicuramente di uno tra i più particolari indici di borsa italiani, tanto che è stato pensato e creato per diventare nel tempo piuttosto versatile, infatti, è perfetto per il trading di CFD, così come anche di opzioni, ma anche per gli ETFs, ovvero Exchange Traded Funds.

Come Funziona?

Esistono ben 2 versioni dell’indice, vale a dire la Price e la Total Return, in entrambi i casi il loro valore viene calcolato con una certa immediatezza e la valuta è l’Euro, ad ogni modo sarebbe interessante capirne anche l’evoluzione, ormai da qualche anno gli scambi sono cambiati, prima si effettuavano direttamente o all’interno della Borsa Valori, o per via telefonica, o comunque appoggiandosi ad un istituto di credito.

La tecnologia ha reso tutto più semplice, gli scambi si possono effettuare in modo del tutto autonomo, vengono tagliati fuori gli intermediari vecchio stampo e si fa affidamento sulle piattaforme di trading, grazie alle quali si possono acquistare e vendere azioni con qualche semplice click, senza vincoli o commissioni e direttamente da casa propria.

 

2) FTSE IT All Share

indice di borsa italiano FTSE IT All Share

 

Questo è un altro tra i principali indici di borsa in Italia, dal momento in cui venne introdotto, ovvero nel 2009, divenne il vero sostituto del Mibtel.

La sua composizione non è certo un mistero, comprende gli elementi che fanno parte di alcuni indici ben noti, vale a dire FTSE MIB, FTSE Italia Mid Cap ed FTSE Italia Small Cap; un controllo generale sullo stesso viene effettuato ogni 3 mesi e non è affatto semplice se consideriamo che al suo interno ci sono ben 221 società!

 

3) FTSE IT Mid Cap

indice di borsa italiano FTSE IT Mid Cap

 

Questo indice italiano differisce dagli altri perchè va a comprendere le 60 azioni considerate più liquide ed a maggior capitalizzazione presenti sui mercati MTA e MIV, ma che non entrano a far parte dell’FTSE MIB.

Rispetto agli altri indici di borsa italiani questo è nato nel 1994, prima però aveva un altro nome, era conosciuto con la sigla Midex, poi qualcosa è cambiato, si è assistito alla fusione della Borsa Italiana con la London Stock Exchange e di conseguenza è nato questo nuovo indice.

Le società che sono incluse al suo interno sono molteplici, abbracciano settori differenti, si parla quindi di Moda, Tecnologia, Edilizia, Servizi Pubblici, Banche, Servizi finanziari, Salute e tanto altro ancora, senza dimenticare nemmeno le azioni di riserva.

 

4) FTSE IT All Capped

indice di borsa italiano FTSE IT All Capped

 

Di questo indice se ne sente parlare raramente, forse in molti non lo conoscono affatto, ma il suo obiettivo è quello di misurare costantemente l’andamento sia dei settori dell’industria più influenti, così come anche l’andamento del mercato relativo ai capitali italiani.

 

5) FTSE IT Star

indice di borsa italiano FTSE IT Star

 

Questo indice ovviamente viene gestito dalla Borsa Italiana e va a comprendere alcune società che seppur siano di medie dimensioni possono vantare una capitalizzazione che non si spinge oltre 1 miliardo di Euro.

La nascita di tale indice avviene nel 2001, negli anni si è assistito a diversi cambiamenti, tanto che attualmente il suo paniere è pronto a raccogliere ben 75 società; farvi parte non è da tutti, bisogna rispettare determinati requisiti, a partire ad esempio dalla totale trasparenza, senza dimenticare affatto nemmeno la liquidità del titolo.

Requisiti da Rispettare

La trasparenza è un must, ogni società dovrà condividere relazioni trimestrali, ma anche avere un sito web ad essa dedicato, in lingua italiana ed inglese, inoltre deve essere nominato un manager per le cosiddette investor relations.

Per quanto riguarda invece l’altro requisito, ovvero la liquidità del titolo, questa deve rappresentare almeno il 35% se parliamo di società appena quotate, ed il 20% se facciamo riferimento a società che possono già vantare da tempo una quotazione.

Ultimo requisito è la Corporate governance, in pratica la società in questione deve poter vantare una struttura specifica ed ordinata, con la suddivisione dei poteri gestionali e di controllo, inoltre deve essere in grado di rispettare regole e procedure.

Ogni società deve poter vantare amministratori, ma anche un comitato che si occuperà del controllo interno, senza dimenticare il piano remunerativo, con il quale si fa riferimento a figure specifiche, ovvero amministratori e manager.

 

6) FTSE IT Small Cap

indice di borsa italiano FTSE IT Small Cap

 

Al suo interno sono presenti ben 120 titoli che dalla loro si contraddistinguono per una bassa capitalizzazione.

Il loro impatto è relativamente basso, ma pur sempre da tenere sott’occhio, infatti rappresentano circa il 4% della capitalizzazione del listino italiano, motivo per cui la loro liquidità risulta essere di gran lunga più bassa rispetto alla media dell’intero mercato.

A comporre il paniere ci sono molte società, alcune sono conosciute ovviamente, basti pensare a Il Sole 24 Ore, così come anche alla Pininfarina, oppure alle realtà calcistiche della Roma e della Lazio, società ritenute, però, poco competitive rispetto alla concorrenza.

Conclusione

Conoscere i principali indici italiani è di vitale importanza se si vuole fare trading sugli indici in maniera seria, senza affidarsi al caso.

Grazie alle migliori piattaforme di trading online, come ad esempio XTB, iq Option, BDSwiss o eToro, sarà molto più semplice impostare una strategia di trading profittevole.

Inoltre, non va dimenticato che imparando a leggere gli indici di borsa, in generale, si avranno più opportunità di comprendere il mercato finanziario e agire d’anticipo al momento opportuno.

Non sottovalutare l’importanza della formazione finanziaria, sia per le tue operazioni di trading che per qualunque altro investimento che richieda denaro: utilizza solo broker regolamentati CONSOB e stai lontano da chi promette guadagni facili senza sforzo.

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