Trading Online: i Rischi da Evitare a Fine Anno – Seconda Puntata

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Qualche giorno fa abbiamo avviato una serie di approfondimenti finalizzati a capire in che modo poter evitare i principali rischi che potrebbero sorgere nel trading online nel corso dei prossimi mesi.

Nella prima puntata dei rischi da evitare a fine anno, abbiamo avuto modo di citare il pericolo di un rallentamento dell’economia statunitense tra i principali rischi a breve termine e, considerato il macro – tema, non possiamo ora che aggiungere un tassello ulteriore parlando dell’altra grande economia mondiale che rischia un rallentamento, la Cina.

La Frenata Economica Cinese

La Cina ha alimentato la sua economia aumentando il proprio debito, e i suoi numeri hanno assunto proporzioni impressionanti. Stando a quanto suggerisce l’Istituto di Finanza Internazionale (IIF), con sede a Washington, è stimabile che nel primo trimestre del 2019 l’ammontare totale del debito delle imprese, delle famiglie e del governo in Cina abbia raggiunto il 303% del PIL.

Il report dell’IIF afferma inoltre che il tentativo di Pechino di contenere il debito societario non finanziario è stato vanificato dall’indebitamento in altri settori, tale da portare il debito totale del Paese asiatico a più di 40 trilioni di dollari.

La Cina ha affermato più volte che i suoi debiti sono gestibili, ma le leve politiche sono ostacolate dal rischio che un ulteriore indebitamento possa accelerare il rallentamento della crescita economica, peraltro già in corso.

Non è un caso che l’agenzia di rating Moody’s abbia confermato il rating del debito A1 della Cina nel luglio di quest’anno, avvertendo tuttavia che gli episodi di stress finanziario evidenziati in alcune banche locali o in diverse imprese statali dovrebbero continuare a testare la capacità dei governi centrali e regionali di prevenire il contagio.

Il Problema del Debito Cinese

Condividiamo altresì l’evidenza che nell’ultimo decennio la Cina abbia rappresentato ogni anno circa un terzo della crescita economica globale, e che qualsiasi difficoltà della sua economia non potrà che risuonare come un campanello d’allarme in altre parti del mondo, con gli investitori che si affretterebbero subito a proteggere i propri asset.

Andy Rothman, stratega degli investimenti di Matthews Asia, ha dichiarato in tempi non sospetti (marzo) che il debito cinese è “un problema serio”, ma è improbabile che comunque corra il rischio di una crisi bancaria o di un arresto drastico del suo sviluppo

Rothman ha anche precisato che, mentre il problema principale della Cina è il debito societario, che è costantemente aumentato dopo la crisi finanziaria globale del 2008, la maggior parte dei prestiti sono stati contratti da imprese statali con banche statali, rimanendo pertanto nell’alveo pubblico.

In ogni caso, uno sguardo all’andamento dell’economia cinese dovrebbe rappresentare una costante per un attento investitore!

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