Indici di Borsa USA: Quali Sono e che Caratteristiche hanno
Di indici finanziari o di indici azionari di Borsa si parla tanto ma, forse, i principianti del trading online non sanno esattamente quali siano, e che cosa si celi dietro alle loro sigle.
Prima di tutto è bene ricordare che gli indici di Borsa sono il risultato di una media sull’andamento del valore dei titoli, presenti in uno stesso paniere. Non parliamo, in questo caso, di media tradizionale ma di media ponderata. In pratica, quindi, i titoli che hanno il valore maggiore di capitalizzazione hanno un peso superiore sull’andamento dell’indice di Borsa.
Cerchiamo allora di comprendere quali siano le loro principali specificità, cominciando dagli indici della Borsa USA. E’ innegabile che siano quelli più importanti al mondo, soprattutto per due fattori di grande rilievo: il peso geopolitico ed economico del paese stesso ed il valore del dollaro americano sui mercati internazionali.
Una rapida panoramica, ci permetterà di capire per quale motivo è opportuno prendere la giusta dimestichezza con gli indici azionari utilizzati dai mercati finanziari come benchmark, e perché è importante conoscere i diversi indici di borsa usa, in un mercato stimolante e sempre in rapida evoluzione.
Dow Jones Industrial Average
Il Dow Jones Industrial Average (o DJIA, o Dow Jones) è un indice ponderato sui prezzi di trenta colossi dell’industria americana. Un tempo considerato il più importante fra gli indici, ha sede nella borsa di New York. Fondato da Charles Dow, fondatore tra l’altro del Wall Street Journal, il quale lo vedeva come la massima espressione dell’analisi tecnica in ambito economico e finanziario (tutt’oggi è considerato fra i padri della materia).
Costruito, aggiornato e monitorato da Dow Jones & Co., il Dow Jones è il più vecchio indice finanziario a riferirsi a tutto il mercato azionario statunitense, con una media di valore calcolata sommando i prezzi di chiusura delle azioni componenti e utilizzando un divisore rettificato per split e dividendi, pari o superiori al 10% del valore di mercato.
Come detto, si ragiona in termini di “prezzo ponderato”, perché i titoli azionari che hanno prezzi più alti ricevono una ponderazione maggiore rispetto ai loro “colleghi” che hanno prezzi più bassi: in altri termini, più una società ha maggiore capitalizzazione di mercato (cioè, la somma del valore delle sue azioni), e più sarà rappresentata in questo indice.
Spesso chiamate “Blue Chips”, le aziende del Dow Jones includono tutti i big della tech industry come Microsoft o Intel. Proprio come avviene con tutte le medie, il valore del DJIA è espresso in punti e non in valuta.
NYSE Composite Index
Il NYSE Composite Index è un indice ponderato al valore di mercato composto dalle società quotate sul NYSE. Come il Dow Jones, il titolo di ogni società influisce sull’indice in proporzione al suo valore di mercato, ovvero al prezzo delle azioni.
Questo indice di borsa misura la performance di tutti i titoli quotati alla Borsa di New York, e comprende oltre 1.900 azioni, di cui oltre 1.500 sono società statunitensi. La sua ampiezza, quindi, lo rende un indicatore migliore per le prestazioni di mercato rispetto agli indici ristretti che hanno molti meno componenti. I pesi dei componenti dell’indice sono calcolati sulla base della loro capitalizzazione di mercato, che a loro volta sono calcolati sulla base del rendimento del prezzo e del rendimento totale, che include i dividendi.
Standard & Poor’s 500
L’indice Standard & Poor’s 500 (SPX), comunemente chiamato S&P 500, è un altro importantissimo indice ponderato per la capitalizzazione di mercato (ovvero, come dovresti aver capito, il numero delle azioni in circolazione moltiplicato per il prezzo di Borsa di ciascuna azione). Creato da Standard & Poor’s (dall’aprile 2016 una divisione di S&P Global), questo indice di borsa usa viene calcolato dal 4 marzo 1957 grazie alle funzionalità di calcolo avanzate e complesse possibili con i progressi nel campo dell’elettronica. Prima del 1957, quando ancora non c’erano i computer, infatti, l’indice di S&P conteneva solamente 90 titoli.
Questo indice azionario è il più importante sul mercato nordamericano e, sebbene siano nati prima gli indici Dow Jones, il paniere è cresciuto nel tempo riscuotendo sempre più interesse da parte degli investitori.
E’ attualmente il principale benchmark azionario per i titoli quotati a Wall Street ed ha un grande ventaglio di prodotti derivati, quali certificates, opzioni e futures.
Proprio perché attualmente traccia circa 400 azioni industriali, 20 azioni del settore dei trasporti, 40 azioni finanziarie e 40 azioni di utilities, che rappresentano azioni provenienti dai listini NYSE, Amex e Nasdaq, è ritenuto un benchmark piuttosto attendibile dell’economia americana. A costruirlo e ad aggiornarlo è la Standard and Poor’s Corporation, una divisione di McGraw-Hill.
Nasdaq 100
L’indice Nasdaq 100 include 100 delle più grandi società nazionali non finanziarie quotate sul mercato nazionale. Lanciato nel gennaio 1985, ogni titolo dell’indice è ponderato per la sua capitalizzazione di mercato. L’indice riflette le maggiori società tra i principali gruppi industriali, e tutti i componenti dell’indice hanno un valore di mercato minimo di 500 milioni di dollari e un volume medio giornaliero di scambi piuttosto sostenuto.
L’indice è costruito su una metodologia di capitalizzazione modificata. Questo metodo modificato utilizza pesi individuali degli indici, in base alla loro capitalizzazione di mercato. La ponderazione consente ai vincoli di limitare l’influenza delle più grandi società e di bilanciare l’indice con tutti gli investitori. A tale scopo, Nasdaq rivede la composizione dell’indice ogni trimestre e adegua i coefficienti, correggendoli se i requisiti di distribuzione non sono soddisfatti.
Nasdaq Composite Index
Il Nasdaq Composite Index è una misura statistica che monitora le variazioni del Nasdaq, misurando tutte le sue azioni ordinarie. È ponderato in base al valore di mercato, con la conseguenza che alle azioni di maggior valore viene dato più peso rispetto alle azioni a basso prezzo.
Questo indice di borsa comprende quasi tutti i titoli quotati nello scambio NASDAQ, che sono oltre 2.500 in totale. Nell’indice sono incluse tutte le azioni ordinarie quotate, le società semplici, i fondi comuni di investimento immobiliare e le ricevute dei depositi americani. Nell’indice non sono inclusi fondi chiusi, fondi negoziati in borsa, titoli convertibili, azioni privilegiate o titoli derivati quotati in borsa. Il NASDAQ Composite è classificato come un indice di borsa ampio.
Russell 2000
Concludiamo infine con il Russell 2000, creato nel 1984 dalla Frank Russell Company, che rappresenta l’indice azionario delle società di piccola capitalizzazione.
L’indice Russell 2000 è un indice che misura la performance di circa 2.000 società americane a capitalizzazione più bassa nell’indice Russell 3000, che è costituito da 3.000 dei maggiori titoli statunitensi. Parliamo anche in questo caso di un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato.
Molti investitori confrontano la performance dei fondi comuni di investimento a piccola capitalizzazione con l’indice Russell 2000, questo perché riflette le opportunità di rendimento presentate dall’intera sezione di quel mercato piuttosto che le opportunità offerte da indici di borsa più ristretti, che possono contenere distorsioni o rischi più specifici.
Come abbiamo visto, gli indici di borsa statunitensi sono vari ed hanno funzioni diverse e complementari a seconda della strategia d’investimento che si vuole adottare. Speriamo che questa breve panoramica ti sia stata utile e in ogni caso, torneremo prossimamente su ciascuno di questi indici di borsa permettendoti di poter comprendere più nel dettaglio il loro funzionamento e la loro importanza!
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