Nikkei: Come Investire sull’Indice della Borsa di Tokyo?
Chi vuole investire sulla Borsa di Tokyo sicuramente deve fare riferimento a uno dei suoi indici più importanti il Nikkei 225.
L’index presenta al suo interno i 225 titoli delle società quotate più importanti della borsa di Tokyo e del Giappone. Tra le società più famose all’interno di questo indice ci sono la Canon, la Panasonic la Nissan e altre aziende di settori differenti.
Come i vari indici, il paniere di titoli presenta un’identificazione del valore legata all’andamento dei prezzi delle azioni emesse da parte di ogni società. Il mercato orientale, grazie alle società importanti a livello internazionale, che sono quotate all’interno dell’indice e della borsa di Tokyo è diventato sempre più allettante per gli investitori europei.
Ma come investire sull’indice Nikkei, quali sono le previsioni sulla borsa giapponese e come comprendere l’andamento del Nikkei? Vediamolo insieme in questa guida approfondita, adatta anche per i principianti a digiuno di nozioni di trading online.
Quali sono i Settori Rappresentanti all’Interno del Nikkei 225?
Prima di vedere come investire sull’indice Nikkei in tempo reale attraverso i broker online oppure direttamente mediante intermediari finanziari delle banche e società finanziarie.
Per comprendere al meglio come investire sull’indice Nikkei 225 è necessario però conoscere quali sono le società e in che settori operano per avere un quadro più chiaro di come gestire anche il proprio investimento.
Tra i settori principali del Nikkei indice 225 ci sono:
- Comunicazione: uno dei settori più influenti che al momento costituisce, nonostante sia stato incluso solo nel 2018 all’interno del Nikkei, il 10,28% dell’indice.
- Energia: questo non è un settore che ha grande peso, ma comunque vede alcune società giapponesi inserite, e rappresenta circa lo 0,38% dell’indice.
- Forniture: una categoria stabile e con società che non presentano grandi fluttuazioni. Questa costituisce il 10,07% del Nikkei.
- Vendita al Dettaglio: uno dei settori più importanti dell’indice, rappresentando con le sue società 1/5 dell’indice complessivo.
- Assistenza sanitaria: un settore che rappresenta al momento il 10% dei titoli presenti nell’indice.
- Finanza: un’area che nel corso del tempo a perso terreno in termini percentuali, ora rappresenta all’incirca il 2,42% dell’indice.
- Industria: un settore tradizionale e anche importante per il Giappone che rappresenta un quinto dell’indice
- Materiali: un settore che da sempre presenta poco meno del 10% dell’indice complessivo.
- Utilità: un settore molto piccolo, con società che rappresentano solo lo 0,21% dell’indice.
- Immobili: un settore che è entrato nel 2019 all’interno dell’indice Nikkei e che presenta il 2,21% dell’indice.
- Informatica: infine, troviamo il settore informatico che rappresenta il 15% dell’indice.
Come Investire sull’Indice Nikkei e la Borsa di Tokyo con i CFD
Una delle soluzioni migliori per riuscire a investire sull’indice Nikkei dall’Italia è attraverso il trading online.
Il trading online è tra le soluzioni più indicate in quanto permette di operare sull’andamento degli indici borsistici, facendo previsioni al ribasso o al rialzo, riuscendo così a ottenere profitti anche se ci dovesse essere un “crollo” dell’indice Nikkei. Anche se naturalmente, bisogna, considerare che anche con il trading se non si effettuano previsioni corrette c’è il rischio di perdita del capitale.
In ogni caso, operare mediante un broker online, sugli indici borsistici come quello della Borsa di Tokyo, è più accessibile anche a piccoli e medi investitori, rispetto all’accesso all’indice con acquisti o investimenti diretti che comporta oltre a un maggior dispendio, anche una conoscenza molto più approfondita della finanza.
I CFD o Contracts for Difference, invece, sono strumenti derivati. Questi sono legati al titolo di riferimento, o in questo caso all’indice che rappresentano, senza che si facciano acquisti diretti, ma con l’accesso ai mercati finanziari semplicemente mediante previsioni sull’andamento di titoli, obbligazioni, ETF e indici.
Ma come investire in CFD sulla Borsa di Tokyo?
Naturalmente, il primo passo è avere un portafoglio e un conto aperto su un broker online. Ci sono diversi broker che permettono di investire sulle borse e sugli indici orientali tramite contratti per differenza.
Nello specifico, in questo caso, una volta studiato l’andamento dell’indice sul mercato, visualizzati i dati in tempo reale della Borsa giapponese e i dati in tempo reale dell’indice Nikkei, bisogna aprire una posizione sul mercato e fare una previsione.
Generalmente, si può aprire una posizione sull’Indice Nikkei 225, scegliendo tra vendita e acquisto.
L’operazione di vendita indica che si pensa un calo di valore dell’indice Nikkei, in un determinato periodo di tempo, solitamente sul breve termine. Aprire una posizione di acquisto sull’indice invece indica una previsione positiva (sempre sul breve termine) che indica che il valore aumenterà.
In base alla correttezza delle previsioni, al capitale investito, all’eventuale leva presente sull’operazione effettuata, si potrà ottenere un profitto oppure generare una perdita. Naturalmente, più si sarà in grado di fare una previsione di mercato corretta maggiore sarà la possibilità di trarne profitto.
Ma quali sono i broker online sui quali si può investire sulla Borsa di Tokyo e sull’indice Nikkei 225? Scopriamolo insieme.
Investire sulla Borsa di Tokyo con XTB
Una delle piattaforme che offre la possibilità di interfacciarsi con diversi asset anche a livello internazionale è XTB.
Questa piattaforma è regolamentata e può operare in Italia grazie alla licenza rilasciata sia dalla CySEC di Cipro sia dalla Consob in Italia. Il broker oltre a dare la possibilità di investire su vari mercati, come l’indice Nikkei 225, dispone di vari strumenti utili anche per i giovani trader a partire dalle guide scaricabili, come gli e-book e altre funzioni destinate alla formazione degli utenti.
XTB offre a chiunque un conto demo di trading gratuito sul quale esercitarsi e provare tutte le operazioni della piattaforma; il conto demo risulta disponibile sia da desktop che da app mobile.
Investire sulla Borsa di Tokyo con IQ Option
IQ Option è un’altra piattaforma in possesso di tutte le licenze necessarie a operare in Italia, Europa e molto attivo negli Stati Uniti. Anche questa presenta diversi asset sui quali operare, tra i quali ci sono anche materie prime, obbligazioni, BOT, BTP e indici borsistici.
IQ Option è consigliata principalmente agli investitori che hanno già esperienza o maggiori conoscenze nel mondo del trading. In quanto offre un’ampia gamma di strumenti molto utili per coloro che voglio eseguire strategie anche più complesse. IQ Option comunque, offre accesso anche ai principianti, che prima di iniziare a fare trading possono utilizzare la sua versione Demo.
Investire sulla Borsa di Tokyo con eToro
Infine, tra i broker maggiormente utilizzati, anche dai principianti è eToro.
Questa piattaforma grazie al suo sistema di Social e Copy Trading pensato per seguire le operazioni condotte dagli esperti del settore consente a professionisti e principianti di utilizzare al meglio i vari strumenti finanziari proposti. Questa piattaforma propone diversi asset tra i quali ci sono anche gli indici di borsa, come appunto il Nikkei 225 della borsa giapponese.
Consigli Utili per Investire sul Nikkei 225
Il Nikkei 225 l’indice più importante della borsa giapponese permette di operare sulle principali società quotate nel paese. Per investire in modo corretto su questo indice sicuramente il controllo del quadro economico è essenziale per comprendere le oscillazioni che può avere l’indice sul mercato.
Nello specifico, guardare i resoconti economici trimestrali delle aziende, controllare l’andamento dello Yen, controllare le esportazioni e il quadro economico del Giappone è importante per effettuare una giusta previsione sul suo andamento. Inoltre, data la connessione tra la Borsa Giapponese e quella di Wall Street, si consiglia di verificare anche l’andamento del mercato americano, oltre a quello nazionale.
Conviene Investire sull’Indice Nikkei 225?
Investire con il trading sull’indice Nikkei non è semplice in quanto bisogna considerare molti più parametri, rispetto a quelli che si usano per valutare l’andamento di una singola società per azioni. Anche se il calcolo e le previsioni sono più complesse, in una strategia di investimento diversificata, l’indice della borsa giapponese è sicuramente tra i più attrattivi, insieme a quelli statunitensi.
Infatti, la quotazione dell’indice Nikkei 225 rivela come negli ultimi 5 anni questo titolo si sia rafforzato sempre di più influendo in modo più incisivo sul mercato internazionale. Nonostante, un periodo buio nel 2017, dal 2018 al 2020, l’andamento della quotazione sulla borsa Tokyo dell’indice è aumentata sempre di più raggiungendo il valore di 23300,00.
Come Investire sulla Borsa di Tokyo e sull’Indice Nikkei 225 in Modo Diretto
Gli indici di borsa, come il Nikkei 225, rappresentano un paniere di titoli e beni specifici.
Questi di solito hanno un valore che dipende dalla media ponderata del valore di capitalizzazione delle varie società che si trovano all’interno del paniere.
Quando si sceglie di investire in modo diretto sulle borse internazionali bisogna aprire un portafoglio d’investimento presso una banca o una società di intermediazione, che può operare direttamente in borsa.
L’investimento diretto prevede di solito una strategia con una gestione del portafoglio diversificata attraverso dei benchmark che vengono seguiti dagli operatori di mercato ai quali si è affidata la gestione del proprio portafoglio.
In questo caso, dunque invece di gestire un investimento ad azione si effettua su un paniere di società, puntando così ad una diversificazione del portafoglio più strategica.
Investire sugli indici è relativamente più semplice, rispetto ad un investimento unico su una sola società, in quanto si ha una possibilità più ampia di generare profitti diversificando le proprie operazioni.
A differenza dell’investimento sulla borsa di Tokyo che si può effettuare mediante il trading in CFD, quello effettuato mediante un operatore finanziario in banca o in una società d’intermediazione richiede però: un capitale di investimento più oneroso, fiducia nel consulente al quale ci si affida, e maggiore conoscenza della borsa, degli indici e dei potenziali rendimenti che si possono ottenere o meno dal proprio portafoglio.
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