Lavorare da Freelance all’Estero: Come Fare?
Se prima vivere in prossimità del tuo luogo di lavoro era necessario, oggi la diffusione di internet permette di lavorare ovunque (e come appasionati di trading lo sappiamo bene).
Per diventare un lavoratore freelance è sufficiente scegliere il giusto settore d’impiego, disbrigare alcune pratiche legali e avere fiducia in se stessi. Sono tanti al giorno d’oggi i lavoratori freelance che scrivono per un giornale inglese dalla loro casa in Trentino o, ancora, coloro che lavorano per un’azienda americana mentre osservano il mare dalla propria finestra.
Distaccandoci un attimo dal trading online, ed ampliando gli orizzonti, vediamo in questa guida come poter lavorare da freelance all’estero.
E’ Possibile Viaggiare Lavorando all’Estero?
La risposta è sì. Per farlo basta assicurarsi di avere tutti i documenti necessari ad ottenere un visto, nel caso in cui si trattasse di Paese extra UE. Generalmente, i tempi per ottenere un visto sono piuttosto ampi, dunque conviene sempre richiederlo mesi prima così da avere tutto pronto al momento della partenza.
E’ importante, infatti, prendere per tempo i contatti con l’ambasciata della nazione in cui si intende andare mentre si è ancora nel proprio paese di provenienza. Ciò per evitare eventuali problematiche burocratiche una volta arrivati nel nuovo paese in cui si intende soggiornare.
Diventare un Freelance se si ha un Partner Residente in un Altra Nazione: Come Fare?
Potrebbe capitare di voler diventare un un lavoratore freelance ma di avere un compagno con residenza in un’altra nazione. A questo punto la domanda che sorge spontanea è: è possibile diventare un lavoratore freelence nonostante il mio o la mia compagno o compagna risieda in una nazione diversa? La risposta, in linea di massima, è sì.
Molte nazioni consentono, infatti, a chi è sposato con un cittadino locale, di acquisire anch’egli la cittadinanza locale. Dunque, se possiedi un visto ottenuto sulla base della tua relazione, dovrebbe essere abbastanza semplice diventare un lavoratore freelance nel nuovo paese di arrivo.
Quali sono i Lavori Più Flessibili?
E’ chiaro che i lavori che ben si prestano ad un lavoro da remoto sono quei lavori che consentono il loro svolgimento semplicemente attraverso l’utilizzo di un computer e di una linea internet stabile. Dunque, se sei un insegnante o un medico, è chiaro che il tuo non potrà mai essere un lavoro da remoto poiché prevede un contatto.
Nel caso del medico, ad esempio, è strettamente necessario avere un contatto giornaliero con le persone. Se, però, come lavoro fai l’informatico, il copywriter, il graphic designer o il traduttore online, allora sì, il tuo è esattamente il tipo di lavoro cosiddetto flessibile, ovvero il lavoro che si adatta maggiormente ad ogni tipo di ambiente e condizione.
E’ Necessario essere in Possesso di un Visto per Lavorare come Freelance all’Estero?
Molto spesso sì, anche se le politiche adottate variano da Paese in Paese. In generale, per potersi trasferire e lavorare in una nazione, è necessario che l’azienda in questione abbia formulato una proposta di assunzione in maniera scritta. Tuttavia ultimamente le nazioni stanno ridimensionando la loro burocrazia per cercare di renderla più accessibile a lavoratori stranieri.
Alcune nazioni mettono a disposizione dei lavoratori freelance particolari visti che consentono al lavoratore di risiedere legalmente nel loro paese. Tutto questa senza che sia presente un contratto che attesti un legame con una specifica azienda, ma risultando come lavoratore part-time.
Il livello di burocrazia da superare varia, tuttavia, anche sulla base del numero di lavoratori freelance già presenti sul territorio. Se, ad esempio, paesi come l’India sono già molto popolati in termini di lavoratori freelance locali, gli Emirati Arabi Uniti posseggono politiche abbastanza libere che consentono ad un lavoratore freelance di stabilirsi facilmente in città come Dubai da cui lavorare senza pagare imposte di reddito.
Qual è il Prezzo di un Visto da Lavoratore Freelance?
Chiaramente i prezzi per un visto da freelance variano in base alla nazione coinvolta. Alcune nazioni impongono un’unica tassa fissa, mentre altre richiedono il pagamento per ogni incontro con un funzionario dell’ufficio immigrazione. Solitamente i prezzi oscillano all’interno di un range compreso tra 100 e 400 dollari/euro.
Lavoratore Autonomo e Lavoratore Freelance: che Differenza c’è?
La differenza tra un lavoratore autonomo ed un lavoratore freelance è, spesso, oggetto di numerosi fraintendimenti. Se, da un lato, entrambi i tipi di lavoro implicano il non essere dipendenti fissi di un’azienda, dall’altro lato queste due tipologie di lavoro presentano molte differenze. Un lavoratore autonomo, infatti, ha creato il suo business e continua a portarlo avanti autonomamente. Per farlo deve, infatti, crearsi un proprio nome per far conoscere la sua attività.
Un freelance è, invece, un lavoratore che offre i suoi servizi ad una o più compagnie, continuando a lavorare e a vendere i propri servizi mantenendo il proprio nome.
E’ Necessario Essere Registrati per Lavorare come Freelance?
In linea generale sì, oltre a possedere un visto legalmente rilasciato dall’ambasciata di appartenenza del paese, è necessario che il lavoratore freelance sia registrato come business nei registri locali della nazione in cui ci si trova.
Soggiornare in un paese per un Periodo Inferiore ai Tre Mesi
Per quanto riguarda la richiesta o meno di un visto per poter lavorare come freelance all’interno di una nazione, la necessità di attuazione di tale richiesta varia, spesso, sulla base del tempo che si intende trascorrere all’interno di quella determinata nazione. Solitamente, infatti, se il lavoratore soggiorna all’interno della nazione per un periodo uguale o inferiore ai 3 mesi, egli viene considerato un turista e, dunque, potrà lavorare come freelance senza richiedere un visto specifico.
Soggiornare in un paese per Più di Sei Mesi
Dunque, quando scatta la necessità di possedere un visto per poter permanere in una determinata nazione? Solitamente, tale necessità scatta a partire dai sei mesi di permanenza nel nuovo paese. Allo scattare del sesto mese, infatti, per poter lavorare come freelance sarai obbligato a registrare la tua attività lavorativa e a pagare le tasse imposte sul reddito alla nazione in cui ti trovi.
Notizie Rilevanti
Manutenzioni e riparazioni a rischio in Italia nei prossimi anni, ci sono più avvocati che idraulici
Nel nostro Paese è allarma rosso per quel che riguarda i lavori manuali. E questo…
Ecco Invest in Italy, la nuova piattaforma per l’attrazione degli investimenti esteri
Ecco Invest in Italy, la nuova piattaforma per l'attrazione degli investimenti esteri del MIMIT. Ovverosia…
Business Intelligence generativa, Intesa Sanpaolo ha scelto la piattaforma iGenius
Per la business Intelligence generativa, il Gruppo Intesa Sanpaolo, che è quotato in Borsa a…
Per i Bonus edilizi 2024 il Governo italiano mette a punto tutte queste rilevanti correzioni
Con il cosiddetto 'decreto Cessioni', il Governo italiano che è guidato dalla premier Giorgia Meloni…
4 società di telefonia fissa e mobile multate dall’Antitrust per un totale di 1 milione di euro
Da parte dell'AGCM, che è l'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, sono arrivate…
Arriva la dichiarazione 2024 precompilata pure per le imprese e per i professionisti
È scattato, a partire dal 10 febbraio del 2024, il periodo sperimentale relativo all'introduzione della…