Prelievo Contanti 2021: Qual è il Limite?

prelievo contanti

La lotta contro l’evasione fiscale è diventata un tema sempre più caldo durante gli ultimi anni, così come le norme anti riciclaggio che, nel tempo, sono diventate sempre più rigide ed efficaci. Le istituzioni volte al controllo finanziario e fiscale, infatti, hanno acquisito nuovi strumenti utili al controllo di coloro che, illegalmente, spostano somme di denaro in contanti da conti bancari per far sì che non emergano attività illecite o redditi non dichiarati. Dunque, indipendentemente dalla tipologia di lavoro che svolgi e dal ruolo che occupi, è fondamentale che tu conosca le norme attualmente vigenti sulla gestione di denaro contante al fine di evitare che alcuni comportamenti possano essere visti come loschi. La norma più recente nel nostro paese in tale ambito fiscale è, sicuramente, il Decreto Fiscale numero 193 del 2016 collegato alla Legge di Bilancio.

Quest’ultimo ha introdotto limiti nuovi, sia giornalieri che mensili, sul prelievo di contanti validi sia per le aziende che i privati. Superati tali limiti, gli organi deputati procederanno ad effettuare dei controlli. L’obiettivo di tale articolo è quello di capire quali sono questi limiti e quali sono i rischi per coloro che li superino. In questo modo chi legge avrà la possibilità di gestire il suo denaro nel rispetto delle attuali regole. Un modo utile per risparmiare nel momento in cui si procede a prelevare contanti dal proprio conto corrente, è utilizzare Wise. Per quanto riguarda i limiti imposti durante l’anno 2020 sui prelievi, le istituzioni finanziarie, come accennato in precedenza, stanno introducendo misure sempre più valide al fine di tracciare i pagamenti. In questo senso, uno dei provvedimenti presi riguarda il limite massimo del contante che, dal primo luglio 2020, è passato da 3.000 euro a 2000 euro.

Come è Cambiata la Norma?

Dunque, dal luglio 2020, superato il limite, è obbligatorio per legge l’utilizzo di strumenti tracciabili. Le limitazioni, tuttavia, variano per quanto riguarda i prelievi. Non esiste, infatti, un limite di prelievo in contanti massimo definito dalla legge. I limiti imposti dal decreto 193 del 2016, infatti, impongono semplicemente una soglia, superata la quale si sarà sottoposti ad una serie di accertamenti. Tali limiti, secondo quanto stabilito dalla Banca d’Italia, corrispondono a: diecimila euro per privati e professionisti e cinquemila euro al mese e 1000 euro al giorno per le imprese. Essi vengono imposti agli utenti da: Poste Italiane, banche, Istituti di pagamento e moneta elettronica che, superati i limiti, sono obbligati ad effettuarne la segnalazione all’Unità di Informazione Finanziaria.

Quindi, nel momento in cui tali limiti vengano superati, inizieranno gli accertamenti al fine di escludere che il denaro in questione non provenga da attività illecite come il riciclaggio di denaro sporco. Nel caso in cui ad aver superato i limiti siano le imprese, il superamento dei limiti dev’essere notificato anche all’Agenzia delle Entrate, la quale ha la possibilità di richiedere una prova certa dell’uso fatto del denaro. Nel caso in cui la somma prelevata non trovi adeguata giustificazione, sarà di conseguenza considerata come utilizzata per effettuare investimenti e, dunque, tassata.

Controlli Effettuati sui Prelievi e Utilizzo di Wise

wise logoOltre ai controlli già menzionati, ad aver luogo potrebbero essere anche dei controlli preventivi, agiti dall’istituto di pagamento stesso. Tali controlli sono utili per individuare casi potenzialmente sospetti portandoli, così, all’attenzione di polizia e autorità fiscali per accertamenti. Dunque, come si può evitare di fornire spiegazioni allo sportello? In generale è consigliabile l’utilizzo di metodi sempre tracciabili, soprattutto per pagamenti di importo elevato. Tra di essi: bonifici, assegni o carte di credito. Così facendo, sarà possibile giustificare facilmente ogni movimento di denaro, nel caso in cui ve ne fosse la necessità. Se, infatti, scegli di prelevare una somma di denaro consistente recandoti allo sportello della posta o in banca, è molto probabile che l’operatore ti chieda spiegazioni rispetto al fine per il quale dovrai utilizzare quel denaro.

Tale controllo, nel caso in cui tu sia un privato o un imprenditore, servirà ad accertare che il denaro che l’utente ha prelevato, non abbia fini illeciti. Nel caso in cui il prelievo dovesse risultare sospetto, la direzione della banca valuterà le giustificazioni che hai fornito e deciderà, quindi, se segnalare o meno tale prelievo di denaro sospetto alla Finanza. Nel caso in cui, anche l’UIF, dovesse considerare tale spostamento di denaro come potenzialmente utilizzato per fini illeciti, provvederà a segnalarlo alla polizia. Una volta a conoscenza dell’iter e dei limiti imposti sul prelievo di denaro contante, abbiamo pensato di darti indicazioni rispetto al metodo migliore per prelevare denaro, soprattutto quando sei all’estero.

Wise è la soluzione. Quest’ultimo ti consentirà di prelevare il tuo denaro contante, anche all’estero, evitando di pagare le ingenti commissioni imposte generalmente sui prelievi dalle banche. Nonostante, infatti, le carte di credito rappresentino sicuramente il metodo di pagamento più comodo, talvolta può esser necessario anche disporre di denaro contante. In quest’ultimo caso, è fondamentale conoscere le norme imposte sui prelievi al fine di procedere ad un’adeguata gestione del proprio denaro, senza incorrere in possibili sanzioni.

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