Brexit, Accordo Fatto: Come Reagirà la Sterlina?

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Come un bel film ricco di suspence, anche la Brexit sembra finalmente aver regalato a tutti i “seguaci” delle disavventure tra Londra e Bruxelles un finale cinematografico. E così, con uno scenario di buio prima dell’alba, e dopo aver vissuto il momento in cui un accordo sembrava destinato a fallire, facendo precipitare la sterlina sempre più in basso, le due parti hanno annunciato la trovata intesa.

Il Regno Unito Risolve (forse) i suoi Contrasti

A ben vedere, quello che sembra essere avvenuto è, sostanzialmente, un passo indietro di molti autorevoli esponenti britannici, con il Partito Democratico Unionista (DUP) che dopo aver dato seguito a un’opposizione piuttosto netta, generando pressioni evidenti sulla sterlina, ha poi sostanzialmente accettato la presenza di un confine doganale nel Mare d’Irlanda – introducendo così di fatto un regime separato per l’Irlanda del Nord.

Si tratta di una pillola difficile da mandar giù per il DUP, il cui supporto è fondamentale per l’approvazione di un accordo Brexit in Parlamento. Il Primo Ministro Boris Johnson ha bisogno dei loro dieci membri per sostenere l’intesa, e della loro influenza per convincere anche gli estremisti del suo partito conservatore ad andare avanti. Il premier ha incontrato più volte nei giorni scorsi il leader del DUP Arlene Foster e i suoi colleghi per convincerli a sostenere l’accordo.

Mancano Ancora Alcuni Dettagli

Ad ogni modo, mentre alcuni ritengono che il DUP possa ancora riservare delle sgradite sorprese, Johnson è volato a Bruxelles nel tentativo di sigillare gli ultimi dettagli con l’Unione Europea.

L’accordo Brexit non è dunque ancora formalizzato, a causa del via libera finale del Regno Unito in sede parlamentare, ma l’impressione è che ci siano ancora alcune questioni in sospeso. I negoziatori hanno lavorato quasi 24 ore su 24 per cercare di dirimere le questioni più complesse, e forse servirà uno sforzo aggiuntivo per poterci riuscire.

I diplomatici dell’UE hanno espresso frustrazione per la mancanza di un testo sottoscrivibile che era stato loro promesso prima del vertice. Tuttavia, i passi in avanti compiuti sembrano aver rassicurato gli animi a Bruxelles, aprendo dunque margini per la chiusura di una lunghissima e combattutissima vicenda.

Alcuni funzionari stanno peraltro prendendo in considerazione la possibilità di predisporre un altro vertice verso la fine di ottobre, nel caso in cui entrambe le parti concludano che sia necessario un altro breve periodo di colloqui.

Prossimi Passaggi

Tornando a Westminster, i legislatori sono ora pronti ad approvare una mozione per tenere una sessione speciale per sabato. Il governo mira ad approvare l’accordo Brexit in questa occasione, ma l’opposizione potrebbe avere piani diversi in mente. Il Partito Laburista potrebbe infatti aggiungere un emendamento all’accordo che condizionerebbe la sua approvazione ad un “voto di conferma” – un secondo referendum.

Attualmente l’opzione sembra remota, e qualsiasi mossa politica a Londra dipende dal raggiungimento di un accordo con Bruxelles e, prima, con Belfast.

Insomma, la sterlina prende ossigeno, ma i freni all’intesa sono ancora dietro l’angolo.

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