Trading online: i rischi da evitare a fine anno – ultima puntata

Torniamo anche oggi a parlare dei principali rischi di trading da evitare a fine anno, dopo aver visto i rischi del trading legati alla situazione argentina.
Nei precedenti episodi della nostra guida abbiamo avuto modo di affrontare diverse criticità che potrebbero turbare il mercato finanziario e, stante le premesse, non possiamo che concludere con l’ultimo “episodio” da non sottovalutare: una potenziale crisi in Egitto.
I Rischi per il Trading: Egitto
Già il mese scorso diversi media di tutto il mondo hanno riferito di imponenti manifestazioni contro il governo egiziano in diverse città, tra cui Alessandria e la capitale, Il Cairo.
Si tratta di un evento non certo sottovalutabile, considerato che le manifestazioni, che non sono approvate esplicitamente dal governo, sono illegali dal 2013, ovvero da quando il presidente Abdel Fattah el-Sisi ha condotto un colpo di Stato contro Mohamed Morsi, dei Fratelli Musulmani.
L’ex presidente Morsi è morto durante il suo processo, nel giugno di quest’anno, scatenando reazioni contrastranti nel mondo arabo.
Le proteste non sono passate inosservate, e hanno prodotto un immediato effetto diretto sul mercato azionario egiziano EGX 30, causando un crollo dell’11% del listino, in grado di cancellare in poco tempo tutti i guadagni accumulati nel 2019.
Un crescente numero di investitori ha assunto una posizione molto più prudente, prendendo profitti (o contabilizzando le perdite prima che si ingigantissero) e uscendo dall’Egitto.
In tal proposito, l’analista di Goldman Sachs Farouk Soussa ha dichiarato in una nota di qualche settimana fa che l’impatto negativo sugli asset di rischio egiziani potrebbe essere più sostenuto se l’instabilità politica dovesse continuare.
Quali sviluppi?
È pur vero che al-Sisi sembra avere dei partner sufficientemente potenti per poter consolidare il ruolo nel paese, senza troppe contrapposizioni.
Le cifre del Dipartimento di Stato statunitense, ad esempio, rivelano che gli investimenti diretti degli Stati Uniti in Egitto sono stati pari a 21,8 miliardi di dollari e, almeno in apparenza, le relazioni tra i due Paesi sembrano essere recentemente migliorate.
Sisi ha anche rafforzato i legami con la vicina Arabia Saudita e, dunque, qualsiasi tentativo di allontanamento porterebbe probabilmente a un inasprimento delle tensioni, almeno a breve termine, tra Riyadh e il Cairo.
Un campanello d’allarme per chi fa trading sul petrolio ma anche per tutti quelli che operano sulle materie prime.
Conclusione
Come abbiamo ampiamente trattato, il trading online è una pratica che comporta rischi elevati e va affrontato con molta pazienza e studio: anche eventi, apparentementi lontani, da un altro paese possono influire radicalmente sulle strategie di trading personali.
In conclusione della nostra carrellata sui rischi legati al trading, non possiamo non ricordare la regola cardine di un mercato complesso come quello dei CFD: non investire mai in fondi che non ci si può permettere di perdere.
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